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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pfas, prelievi sui 14enni della "zona rossa": valori trenta volte superiori alla media

Nel contesto del simposio internazionale sono stati resi noti gli esiti degli esami effettuati su 50 ragazzi residenti nei Comuni maggiormente colpiti dall'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche. Mantoan: "Questo dato sui ragazzini ci fa supporre che l'emivita di queste sostanze possa essere superiore al previsto"

I primi esami del sangue, effettuati in cinquanta ragazzi di 14 anni residenti nella “zona rossa”, hanno evidenziato una presenza anomala di Pfoa (Acido Perfluoro Ottanoico) pari a una media di circa 64 nanogrammi/grammo, contro una media di 2-3 nanogrammi presente nelle persone monitorate al di fuori dell’area dell’inquinamento.

SIMPOSIO. Il dato è stato reso noto dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, riunita mercoledì all’ospedale civile di Venezia su iniziativa della Regione del Veneto, per un confronto sulla situazione determinata dall’inquinamento da Pfas in ventuno Comuni delle province di Vicenza, Verona e Padova (120 mila abitanti coinvolti dei quali circa 80 mila nella zona “rossa” a più alta concentrazione), sulle iniziative di difesa sanitaria adottate e su quelle da realizzare in futuro.

IN LINEA. “La presenza di Pfoa riscontrata – ha dichiarato il direttore generale della sanità veneta Domenico Mantoan – è in linea con la media riscontrata l’anno scorso quando facemmo un campionamento su 500 persone di ogni età. Gli esami proseguiranno e si allargheranno a tutta la popolazione interessata, ma questo dato sui ragazzini ci fa supporre che l’emivita di queste sostanze possa essere superiore al previsto, considerando che da luglio 2013 questi ragazzi bevono acqua pulita e che evidentemente queste sostanze le hanno assorbite prima". 

OHIO. Tony Fletcher, responsabile della sanità pubblica britannica, ha illustrato l’esperienza fatta seguendo un caso simile accaduto in Ohio a inizio anni 2000, quando le persone coinvolte furono circa 60 mila ed ha precisato che attualmente, oltre a quello americano e a quello veneto, si è a conoscenza di un solo altro episodio, accaduto in Svezia nelle vicinanze di un aeroporto e causato dallo sversamento delle schiume antincendio. Fletcher ha ripercorso le attività effettuate nel caso americano ed ha giudicato “con molto favore” ciò che si sta facendo in Veneto.

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