rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Arcella / Via Tiziano Minio

Dorme in stazione, poi Michela ha ritrovato la strada con "La Bussola"

La storia di una 38enne che ha perso il lavoro, il marito e la casa, finita a bivaccare allo scalo ferroviario di Padova. Esiste un luogo all'Arcella, in via Minio 19, dove chi ha perso ogni punto di riferimento viene aiutato

Michela è in strada e dorme in stazione da mesi. Ha lavorato in un catering e ha avuto un appartamento fino al 2010, poi ha perso il lavoro ed è arrivato lo sfratto. I rapporti con la famiglia d’origine sono freddi, come dice lei “educati”: l’ultima volta che ha chiesto loro ospitalità è stata accolta per pochi giorni e poi invitata a provvedere da sola a se stessa. Michela è stata sposata, ma anche l’amore a volte finisce, e lei stessa chiede la separazione. Sfratto e separazione quasi concomitanti portano Michela ad avere una crisi, si sente fragile, e oppressa da questi eventi che la travolgono. Abbandona tutto e si trova in strada a chiedere ospitalità, prima a degli amici, poi a conoscenti che incontra per strada sul suo cammino. Situazioni transitorie, in cui le viene sempre chiesto qualcosa in cambio; situazioni che l’hanno portata al crollo e alla scelta di andare a dormire in stazione, dove trova persone che la accettano senza domande e la accolgono nel loro gruppo. Michela ha 38 anni. La sua è una storia che si ripete spesso, la perdita dei punti di riferimento avviene in modo concatenato e porta le persone in una spirale di disperazione e annullamento. Trovarsi in una situazione simile a quella di Michela negli ultimi anni è diventato troppo facile, specialmente in una grande città come Padova.

LA BUSSOLA. Esiste un luogo nel quartiere Arcella, in via Minio 19, dove chi ha perso ogni punto di riferimento viene aiutato a ritrovare una strada, la propria strada. Questo luogo è La Bussola, il centro diurno di Gruppo Polis che accoglie persone in stato di indigenza, tra cui anche Michela. Chi arriva a La Bussola trova subito un pasto, delle docce calde e una lavanderia per togliersi di dosso un po’ della vita di strada. Ma trova anche molto di più: un team di professionisti che realizza percorsi studiati su misura per il reinserimento sociale e per l’accompagnamento verso un inserimento lavorativo, dei volontari che donano con passione il proprio tempo e la propria esperienza nel sostenere questo servizio, trovano degli amici, dei compagni di viaggio con cui trascorrere le proprie giornate tra le attività formative realizzate dal centro e una partita a carte. Il centro accoglie circa 35 persone, è aperto dal lunedì al sabato dalle 12 alle 16 ed è realizzato in collaborazione con il Comune di Padova, la Caritas Diocesana e i Padri Rogazionisti. La Bussola è stato il primo progetto in Italia ad essere valutato con la metodologia SROI (Social Return on Investment) dalla Human Foundation di Roma: questa valutazione misura l’impatto sociale che il servizio ha sulla comunità in base all’analisi di alcuni parametri, tra cui il benessere di beneficiari e operatori, il tasso di persone che sono uscite dal circuito della strada e il raggiungimento di autonomia di queste persone. La valutazione ha avuto un esito positivo, segno tangibile dell’effetto benefico che questo servizio offre alle persone che vi si rivolgono e a tutta la comunità intera.

LA KERMESSE: "Stay Human", tutti gli eventi in programma

STAY HUMAN. La Bussola può continuare ad esistere anche grazie agli eventi di raccolta fondi che vengono realizzati da Gruppo Polis. All’interno della rassegna Stay Human che si svolgerà ad Este dal 27 giugno al 15 luglio, due date saranno dedicate al sostegno del servizio: Giuseppe Giacobazzi (27 giugno) e Ale e Franz (15 luglio).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dorme in stazione, poi Michela ha ritrovato la strada con "La Bussola"

PadovaOggi è in caricamento