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Cronaca Santa Giustina in Colle

Blitz in 2 laboratori cinesi: alloggi abusivi e lavoratori clandestini

La polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese ha eseguito alcuni controlli in due attività a Santa Giustina in Colle e Massanzago, riscontrando strutture non a norma e contratti irregolari

Decine di alloggi abusivi ricavati nei capannoni industriali, lavoratori clandestini, impianti non a norma. Questo è quello che hanno trovato gli agenti della polizia locale della Federazione dei Comuni del Camposampierese - assieme agli ispettori dell'Inps e ai vigili del fuoco - in due laboratori tessili gestiti da cinesi a Santa Giustina in Colle e a Massanzago.

ALLOGGI ABUSIVI. Nel primo laboratorio, già controllato e sanzionato lo scorso anno, la squadra di Sicurezza urbana ha trovato diversi alloggi ricavati abusivamente al primo piano del capannone della zona industriale, dove in origine erano previsti solo uffici. Al piano terra, l'autorimessa era invece stata trasformata in cucina e mensa per i dipendenti, tutti di nazionalità cinese. Le irregolarità erano già emerse durante un controllo dello scorso anno, per cui l'ufficio tecnico del Comune aveva anche emesso un'ordinanza di ripristino dei luoghi, a cui la titolare della ditta, anch'essa di nazionalità cinese, aveva in un primo momento ottemperato.

IL BLITZ. Mercoledì pomeriggio è però scattato un nuovo blitz a sorpresa da parte della polizia locale, che ha così scoperto come tutto fosse invece tornato come prima. Ora la titolare della ditta rischia una denuncia penale, sia per le opere abusive realizzate, sia per non avere ottemperato alle disposizioni del Comune. A suo carico anche una sanzione di quasi 3mila euro per avere ospitato nel capannone diversi cittadini extracomunitari - tutti suoi dipendenti - senza avere fatto le obbligatorie comunicazioni all'autorità di pubblica sicurezza.

CONTRATTI E SICUREZZA. Gli ispettori dell'Inps, che hanno partecipato al sopralluogo, stanno ora verificando la regolarità dei contratti dei lavoratori e dei contributi versati. Il personale dei vigili del fuoco ha invece accertato diverse inadempienze nel campo della sicurezza antincendio. Ha inoltre verificato come anche gli impianti elettrici non fossero a norma. La ditta avrà 30 giorni di tempo per regolarizzare la propria situazione. La proprietà del capannone è risultata di una ditta immobiliare del posto.

SECONDA DITTA CONTROLLATA. Analoga situazione è stata rilevata nel successivo controllo di un laboratorio tessile situato al confine tra Massanzago e Borgoricco. Anche in questo caso diversi alloggi abusivi occupati dai dipendenti, tutti di nazionalità cinese, erano stati ricavati all'interno di un locale destinato in origine a magazzino. Il tutto in evidenti precarie situazioni di igiene e sicurezza. Una cucina era invece stata allestita sotto una tettoia rustica situata all'ingresso del capannone.

CLANDESTINI. Tra le persone trovate all'interno è stato individuato dagli agenti anche un cittadino cinese sprovvisto di permesso di soggiorno.  Per lui è scattata quindi una denuncia penale per immigrazione clandestina e la segnalazione alla questura di Padova per le pratiche di espulsione. Anche in questo caso gli ispettori dell'Inps hanno accertato il mancato versamento dei contributi per diversi dipendenti. Il laboratorio era stato segnalato da diversi cittadini perché procedeva a smaltire i rifiuti della produzione tessile bruciandoli di notte nell'area esterna della ditta, causando un acre odore di fumo in tutto il vicinato, tanto da richiedere anche l'intervento dell'Arpav. I controlli continueranno nei prossimi mesi, interessando tutti gli undici comuni della Federazione.

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