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Cronaca Piove di Sacco

La terribile coppia di topi d'auto: svaligiavano i veicoli grazie ai disturbatori di frequenze

Agivano indisturbati grazie a dei "jammer" che impediscono la chiusura delle portiere, ma sono finiti nei guai dopo aver usato il bancomat di una vittima per fare rifornimento

Incastrati dalla videosorveglianza per quello che sembrava solo il furto di una borsa, erano in realtà ladri specializzati e dotati di moderne tecnologie per mettere a segno i colpi.

L'episodio incriminato

Una coppia criminale, formata da un 62enne e dalla sua convivente di dieci anni più giovane, che prendevano di mira le auto in sosta nel piovese per depredarle. A far scattare le indagini era stato il furto di una borsetta ai danni di una commessa 32enne, che l'aveva lasciata per qualche minuto nella sua auto posteggiata in piazzale Bachelet.

Un prelievo di troppo

Pochi attimi e i due sono entrati in azione, impossessandosi di documenti, 30 euro in contanti e la tessera bancomat. Il primo riscontro investigativo è arrivato grazie a un pagamento effettuato nella stessa giornata in un'area di servizio. I malviventi hanno fatto alcuni rifornimenti di benzina per un valore di 307 euro, pagati con la carta della vittima. I carabinieri di Piove di Sacco, che erano già sulle loro tracce, hanno visionato le immagini delle telecamere comunali che li hanno poi condotti al distributore, seguendo passo passo gli spostamenti della Renault Clio della coppia.

Le tecnologie per agire indisturbati

Identificati i due, la svolta è stata la perquisizione della casa, dove sono stati trovati due jammer, dei disturbatori di frequenze che interferiscono con la chiusura centralizzata dei veicoli. Se quando il proprietario preme il telecomando per la chiusura a distanza, nelle vicinanze è attivo un jammer, le quattro frecce lampeggiano correttamente, ma la macchina non si chiude. Ecco svelata la strategia che permetteva ai ladri di agire senza dare nell'occhio e senza danneggiare i veicoli, che na portato al sequestro dei due apparecchi.

Le accuse

La coppia è stata denunciata per diversi reati: furto aggravato in concorso, utilizzo indebito di carta bancomat, installazione di apparecchiature atte a impedire comunicazioni sono le accuse di cui dovranno rispondere. La refurtiva recuperata è invece stata restituita alla donna derubata, mentre proseguono gli accertamenti per verificare se vi siano stati altri episodi.

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