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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori stagionali, libero accesso ai centri vaccinali

Accesso libero e senza prenotazione per la vaccinazione dei lavoratori agricoli, stagionali e non, assunti dalle imprese del territorio

L’Uls 6 Euganea ha confermato il libero accesso ai centri vaccinali di tutta la provincia per gli operai stagionali che già nei prossimi giorni e per tutto il periodo autunnale saranno impegnati nelle attività di raccolta in campagna, dai frutteti ai vigneti. La possibilità di accedere liberamente ai centri vaccinali (come avviene per gli adolescenti e gli ultrasessantenni) permette alle aziende agricole di velocizzare le procedure per la vaccinazione e l’impiego, anche dei lavoratori extracomunitari, per le attività in campagna.

Vaccini

«Le difficoltà di accesso al portale della prenotazione vaccinale per utenti poco avvezzi alla digitalizzazione – spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova - hanno sollecitato Coldiretti ad intraprendere contatti diretti con le autorità sanitarie regionali e Azienda Zero per arrivare ad una soluzione. Il pronto riscontro dei responsabili della sanità pubblica ha permesso di intervenire sul problema assicurando quindi alle imprese agricole la possibilità di avviare alla vaccinazione gli operai agricoli attraverso il libero accesso strutture della sanità regionale. Si tratta di lavoratori che sentono il forte senso della comunità per cui la soluzione di mandarli direttamente ai centri vaccinali senza passare per il portale è la soluzione migliore».

Lavoratori stagionali

La questione interessa in particolar modo i lavoratori agricoli stagionali, soprattutto extracomunitari, regolarmente soggiornanti e muniti del loro codice fiscale. Le aziende agricole possono già compilare i moduli per la richiesta della vaccinazione messi a disposizione dall’Uls. Il fabbisogno di manodopera stagionale nelle campagne padovane per il periodo che va da agosto ad ottobre è stimato in circa un migliaio di persone. Per quanto riguarda gli stranieri vaccinati nei Paesi di origine l’Uls ha fornito alle aziende agricole, tramite le organizzazioni di categoria, le informazioni sulla validità dei certificati. «Con questa iniziativa si rafforzano i rapporti tra imprese agricole e sanità regionale per la tutela della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro e si confermano legalità e trasparenza oltre che il rispetto delle regole in ambito agricolo», conclude Bressan.

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