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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Eccessivo consumo di suolo agricolo: un esposto contro il Comune

Legambiente contesta il cambio di destinazione d'uso a mezzo milione di metri quadrati di zona agricola più del consentito. In discussione i piani attuativi di Mortise, Basso Isonzo, via Pelosa e Iris

Con un esposto presentato in Provincia contro il Comune di Padova, Legambiente contesta il cambio di destinazione d'uso per mezzo milione di metri quadrati di zona agricola più del consentito.

CALCOLI PER ECCESSO. Un errore per eccesso di calcolo segnalato da Legambiente per iscritto all’amministrazione comunale già in febbraio e poi in giugno di quest'anno. “Si tratta di errori determinati dall’inosservanza dei criteri di calcolo fissati dall’atto di indirizzo della Regione - spiegano Sergio Lironi e Lorenzo Cabrelle del settore urbanistico di Legambiente - Il settore Pianificazione urbanistica, pur ammettendo le contestazioni, non ha accolto il nostro invito a provvedere all’immediata correzione degli elaborati del Piano, rimandando tale adempimento alla Conferenza dei servizi decisoria, in cui il Pat sarà approvato”.

LA RICHIESTA DI LEGAMBIENTE. L'associazione ambientalista, al contrario, chiede alla Provincia - membro di diritto della Conferenza dei servizi – che intervenga affinché il Comune, prima della convocazione della Conferenza, sottoponga al consiglio comunale le correzioni al Pat necessarie per renderlo coerente con la direttiva regionale.

VIZIO PROCEDURALE. “Al responsabile del procedimento della Provincia per l’approvazione del Pat di Padova è stato fatto presente – continuano i rappresentanti di Legambiente - che demandare alla Conferenza di Servizi la rettifica di documenti errati, senza che il consiglio comunale di Padova abbia preventivamente deliberato in merito, costituisce un vizio procedurale che, se contestato, potrà inficiare la legittimità dello stesso Piano. E a questo punto non resterebbe altro da fare che ricorrere alle deputate sedi giudiziarie”.

PIANI ILLEGITTIMI. “All’amministrazione comunale sembra sfuggire una evidente contraddizione – concludono Lironi e Cabrelle - se andrà rivisto il dimensionamento del Pat e se dovrà essere drasticamente ridotta la quantità di superficie agricola trasformabile, ne dovrebbe derivare anche la necessità di rivedere le previsioni urbanistiche, sulla quale sono stati approvati e continuano a venire approvati i piani urbanistici attuativi e varianti al Prg vigente”. Legambiente perciò ritiene illegittima l’adozione di piani attuativi e varianti riguardanti Canestrini zona Iris, Basso Isonzo, via Pelosa, Mortise ed altre, che comportino il consumo di superfici agricole.
 

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