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Cronaca

Liberi e Uguali: "Commissione d’inchiesta attività su rifiuti ipotizza responsabilità Spisal di Arzignano per contaminazione PFAS"

Franceso Miazzi: "La sola ipotesi che alcuni responsabili della salute pubblica e dagli amministratori locali abbiano omesso opportuni controlli è gravissima"

La Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sembra ipotizzare una corresponsabilità dello Spisal di Arzignano nel gravissimo disastro ambientale da Pfas in Veneto.

La provincia di Padova e lo Pfas

Anche la provincia di Padova è interessata dal fenomeno: “Ma davvero è così importante fare una distinzione territoriale rispetto a un caso di contaminazione delle acque così grave? Se più colpita è una provincia o un’altra? La storia dello Pfas, lo sappiamo, coinvolge interi territori, tre province. Anche quella di Padova, certo. Poi quando vengono fuori certe cose, come sta succedento in questi giorni, dirsi contrariati è un eufemismo”. Francesco Miazzi, candidato nelle Liste di Liberi e Uguali va subito all’attacco. "Nella bassa padovana preoccupa gà molto tutta la storia della cementeria, della contaminazione dell'aria. Non è che quella da Pfas nelle acque lasci la gente tranquilla. E il Fratta Gorzone passa proprio di lì".

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La novità che coionvolge Spisal

Ma qual’è il nuovo aspetto della vicenda che scalda tanto diversi candidati di Liberi e Uguali? “Anche la sola ipotesi - precisa Miazzi - che alcuni responsabili della salute pubblica e amministratori locali abbiano omesso gli opportuni controlli, potrebbe aver favorito il disastro ambientale veneto da Pfas”. Qual è l’elemento di novità a fronte di quanto già si era a conoscenza? “Secondo la Commissione lo Spisal avrebbe ripetutamente avallato la teoria sulla mancanza di pericolosità delle elevate presenze di PFAS nel sangue (90mila ng/ml), da sempre sostenuta dal professor Costa, storico medico di fabbrica della multinazionale, che ha sempre sminuito la gravità della situazione sanitaria dei lavoratori della Miteni sostenendo che, a parte un po’ di colesterolo, gravi problemi non ve ne erano, mentre invece oggi sappiamo con certezza che non è così.

Corresponsabilità nella contaminazione da Pfas?

“Nel corso degli anni infatti i dati relativi alle concentrazioni nel sangue dei Pfas, definiti di livello stellare dalla stessa Commissione, erano stati puntualmente trasmessi, con tanto di ricevuta di ritorno, dalla Miteni allo Spisal competente dell’ex Ulss 5 Ovest vicentino. Venire a conoscenza che la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sembra ipotizzare una corresponsabilità dello Spisal di Arzignano nel gravissimo disastro ambientale da Pfas in Veneto”.

"Vicini anche ai lavoratori"

“Noi di Liberi e Uguali esprimiamo innanzitutto la solidarietà ai lavoratori contaminati della Miteni e dell’ex RIMAR (Ricerche Marzotto), che iniziò la produzione di Pfas e altri composti tossici fin dagli anni 1960, e ricorda che uno studio ufficiale ha osservato un aumento della mortalità per tumori e altre malattie nei dipendenti della fabbrica. É la nostra battaglia quella per l’ambiente e la salute. Sosterremo con tutti gli eletti al prossimo parlamento, le azioni che i lavoratori vorranno intraprendere per difendere il proprio diritto alla salute e a un lavoro sicuro, pulito ed ecosostenibile. Venerdì pomeriggio ore 17.45 al parco Buzzaccarini ci sarà un appuntamento tutto dedicato a questo argomento, con tra gli altri il professor Vincenzo Cordiano, tra i primi a lanciare l’allarme nella provincia di Vicenza, e il professor Rivezzi che racconterà cosa accade nel casertano dove ogni nascono bambini con problemi di salute a causa delle diossine. Entrambi fanno parte di Isde, i medici per l’ambiente.

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