Si è conclusa con l’arresto di D.G., 56enne cinese, l’indagine congiunta dei carabinieri della stazione di Limena e della polizia locale: la donna sfruttava una connazionale di 47 anni da pochi mesi irregolare in Italia, approfittando del suo stato di necessità, facendola prostituire in un appartamento di via dell’Industria 21. 

L’INDAGINE. Tutto è iniziato ascoltando i pettegolezzi dei residenti che, da tempo, avevano notato un insolito andirivieni di estranei, tutti di sesso maschile, che nelle ore più svariate entravano nel condominio. I carabinieri  e gli agenti della polizia locale hanno avviato l’indagine accertando che gli uomini, dopo avere consultato le pagine web del sito “Bakekaincontri” e contattato direttamente la straniera arrestata ad un numero telefonico, si presentavano alla porta dell’appartamento all’orario convenuto per consumare rapporti sessuali con un’altra donna cinese.

L’ARRESTO. Nella mattina di venerdì gli uomini delle forze dell’ordine, dopo aver avvistato due clienti, hanno fatto il loro ingresso nell’appartamento sequestrando 500 euro, frutto dell’illecita attività, e i cellulari utilizzati per parlare con i clienti che chiamavano dopo avere consultato il sito web. Gli ulteriori accertamenti hanno fatto emergere come i clienti contrattassero direttamente con la “tenutaria” le prestazioni ed il prezzo delle stesse, la maggior parte delle volte 50 Euro, prima di accedere alla stanza dove si trovava la donna più giovane che forniva direttamente le prestazioni sessuali. L’attività illecita proseguiva senza sosta durante l’arco della giornata e al termine il denaro raccolto veniva diviso al 50% tra le due donne.