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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ponte San Nicolò

Linda non ce l'ha fatta, è morta la triathleta di Ponte San Nicolò

La sportiva è deceduta a seguito dei gravi traumi riportati nell'incidente di sabato scorso in Sudafrica. Era stata sottoposta ad un delicato intervento alla schiena. L'annuncio sulla pagina Facebook "Edith e Linda"

Si è spenta nel tardo pomeriggio di giovedì, Linda Scattolin, la triathleta, originaria di Forlì ma da tempo residente a Ponte San Nicolò, rimasta vittima, sabato scorso, di un tremendo incidente stradale, mentre si stava allenando in bicicletta con la compagna di squadra Edith Niederfriniger, in Sudafrica.

QUARTA VITTIMA. Una strage che aveva già mietuto tre vittime, cui si aggiunge ora, purtroppo, anche l'atleta padovana. È la fine della speranza cui familiari, colleghi e Padova tutta si tenevano aggrappati, in questi giorni di grande dolore per i genitori, che erano volati dalla figlia, tenuta in coma farmacologico e sottoposta, mercoledì, ad un delicato intervento chirurgico alla colonna vertebrale.

LA RACCOLTA FONDI. Le condizioni di Linda erano subito apparse gravissime. A destare tanta preoccupazione tra i medici, era stata la paralisi del lato destro del corpo dell'atleta. Lunedì, sarebbe stata sottoposta ad un'altra e ancora più delicata operazione, questa volta alla testa, per ridurre l'ematoma presente nella scatola cranica. Per aiutare la triathleta padovana e la sua famiglia, in tanti si erano mobilitati, compresa la corsa a cadenza settimanale "Corri X Padova", che aveva organizzato una raccolta fondi, giovedì sera, per sostenere il costo dell'intervento, 35mila dollari non coperti dall'assicurazione.

L'ANNUNCIO. Purtroppo non ci sarà alcuna operazione. A dare il triste annuncio, proprio Edith, la compagna di squadra della padovana, le cui condizioni sarebbero invece rassicuranti. L'atleta, dopo l'incidente, aveva aperto una pagina Facebook "Edith & Linda", per tenere aggiornati i tanti fan che in questa settimana sono stati vicini alle due ragazze. Venerdì, il post: "Cari amici, cari atleti. Brutte notizie: Linda non è più con noi. È deceduta questa notte. R.I.P. Vi aggiornerò nelle prossime ore". Pochi istanti dopo, anche Dario Nardone, triathleta e amico di Linda, dalla sua pagina Facebook e sul "topic", all'interno del sito dedicato alla specialità, per dare notizie delle condizioni di Edith e Linda: "Purtroppo non c’è altro modo di dare questa terribile notizia. Linda questa notte è morta. Uniamoci, stringiamoci e diamoci forza vicendevolmente per affrontare questa sofferenza atroce e per sostenere Edith e i cari di Linda". La notizia è stata resa nota dal console italiano in Sudafrica: “A seguito di un improvviso peggioramento del quadro cerebrale occorso tra mercoledì e giovedì, Linda si è spenta nel tardo pomeriggio di giovedì”.

LA FITRI. La Federazione Italiana Triathlon, ha espresso "profonda commozione e dolore per le notizie comunicateci dal console Italiano in SudAfrica", ha inoltre comunicato che "aderendo ad una precisa richiesta della famiglia Scattolin, sospendiamo la sottoscrizione a favore di Edith e Linda. La somma fin qui raccolta rimarrà a disposizione di ogni eventuale necessità giunta dal Sud Africa e comunque andrà a costituire un fondo a favore di atleti vittime di incidenti stradali".

LA POLEMICA DI BOLOGNESI. Polemico Dario Bolognesi, funzionario dell'ufficio infosport e relazioni esterne del comune di Padova, ed organizzatore della "Corri per Padova", che, sulla sua pagina facebook, accusa la Federazione Italiana Triathlon di avere "lasciato da sola una atleta della propria nazionale in un paese così lontano, limitandosi semplicemente a promuovere una raccolta fondi invece di inviare immediatamente una equipe medica di alto livello per valutare realmente la situazione".

IL CORDOGLIO DELL'AMMINISTRAZIONE. “Abbiamo sperato fino in fondo, attendendo con trepidazione notizie positive sulla salute della nostra atleta – dichiarano in una nota congiunta Massimo Bitonci, sindaco di Padova, e Cinzia Rampazzo, assessore allo Sport – purtroppo non è stato così. A nome della città di Padova - proseguono - esprimiamo nei confronti dei familiari di Linda Scattolin, dei tecnici, delle compagne di squadra il cordoglio dell'amministrazione e di tutta la cittadinanza. Oggi perdiamo una donna determinata, atleta vera, che si esprimeva in una delle discipline più impegnative”.

ZAIA. “Ha perso l’ultima gara, ma nella sua purtroppo breve vita è stata una vincente, nel lavoro come nello sport - ha dichiarato il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - lo sport veneto e l’università di Padova perdono nello stesso tempo una bella persona, una brava atleta e una capace ricercatrice che, in tutto quel che ha fatto, ha dato sempre il meglio di se stessa”.

L'ATENEO. "Voglio esprimere il sentimento di profonda tristezza, non solo mio, ma di tutto l’ateneo di Padova nell’apprendere la notizia della scomparsa di Linda Scattolin, una donna che divideva il suo amore per il triathlon con l’impegno di ricercatrice per l’università di Padova - sono le parole del rettore Giuseppe Zaccaria - abbiamo seguito tutti in ateneo, costantemente, le sue condizioni dopo l’incidente dello scorso sabato, augurandoci che Linda vincesse la sua battaglia. L’ateneo si stringe attorno a parenti e amici".

I VIGILI DEL FUOCO. Anche i pompieri del comando di Padova  piangono la scomparsa del vigile volontario Linda Scattolin ed esprimono "profonda commozione e dolore". Linda  era iscritta nell’elenco dei Vigili del Fuoco Volontari dall’anno 2007, ed ha prestato servizio con richiami costanti nel tempo al comando patavino. Inoltre è stata  una delle componenti del gruppo sportivo Pagnin dei vigili del fuoco di Padova.

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