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Cronaca

Autostrada Venezia-Padova: l'ad Brentan arrestato per corruzione

L'amministratore delegato della società che gestisce la tratta autostradale veneta è ai domiciliari. L'arresto nell'ambito di un'inchiesta su un giro di tangenti legato al sistema di irregolare aggiudicazione dei lavori pubblici

Lino Brentan, amministratore delegato dell'Autostrada Venezia-Padova fino al 2009, è stato arrestato.

L'ACCUSA. Ad eseguire la misura cautelare degli arresti domiciliari questa mattina la Guardia di finanza veneziana nell'ambito di un'inchiesta su tangenti. Secondo quanto si è appreso, l'amministratore è accusato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, aggravata in ragione della stipula di contratti vincolanti per l'ente di appartenenza. Le indagini, coordinate dal pm veneziano Stefano Ancilotto, hanno consentito di accertare un collaudato e consolidato sistema di irregolare aggiudicazione dei lavori pubblici, attuato dall'ad della società.

PROCEDURE IRREGOLARI. L'operazione costituisce la prosecuzione dell'indagine svolta nei mesi scorsi a carico dei vertici del settore edilizia della Provincia di Venezia, strettamente legati a un gruppo di imprenditori locali, che riuscivano perciò a farsi assegnare la quasi totalità dei lavori pubblici del Settore Edilizia, da svolgere nella provincia, senza neppure dover ricorrere a pubbliche gare d'appalto.

IMPRENDITORI FAVORITI. Tutto ciò grazie al sistema di assegnazione, che consisteva per lo più nel "cottimo fiduciario" (la vecchia "trattativa privata"), in cui, per asserite ragioni d'urgenza, per l'importo dei lavori da svolgere o per altre motivazioni di comodo, veniva omessa la gara, facendo ricadere la scelta sistematicamente sull'imprenditore di riferimento.

OPERE CONTESTATE. Al centro dell'inchiesta tre episodi nel periodo 2005-2009: la ristrutturazione degli uffici del casello di Villabona e del Centro Servizi della Provincia di Venezia per i quali sarebbero state pagate, rispettivamente tangenti per 40 mila euro (divisi tra Carlon e Brentan) e 15 mila; il rifacimento degli edifici della società Autostrada Ve-Pd per 60 mila; e l'affidamento per una parcella di oltre un milione di euro, come consulenza sull'inquinamento acustico per una tangente del 10% dell'importo. Totale delle mazzette, calcolato dai finanzieri, 170 mila euro; importo segnato dal gip Antonio Liguori per il sequestro preventivo disposto nei conti correnti di Brentan che si è affrettato ad autosospendersi dal Pd, del quale era uno dei 382 componenti dell'Assemblea provinciale.

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