Mafia capitale, i "tentacoli" arrivano fin nel Padovano a Limena

Arrivano nel Padovano gli strascichi dell'inchiesta "Mafia Capitale" sulla malavita capitolina.

LIMENA. Per la precisione a Limena, dove hanno la loro sede due attività legate al trattamento dei rifiuti. Come riporta il Mattino di Padova, su ordine del tribunale di Roma, sarebbero state sequestrate quote delle due società della provincia euganea, in quanto riconducibili a Riccardo Mancini, l'ex ad di Ente Eur, tra le persone arrestate nell'ambito della maxi attività investigativa avviata nel 2012 dal raggruppamento dei Ros, sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Roma. Un lavoro che ha scoperchiato un’organizzazione mafiosa profondamente radicata nell'Urbe, e articolata intorno alla figura di Massimo Carminati, il "Nero" di Romanzo Criminale. Pluripregiudicato già appartenente all’organizzazione terroristica dei Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar) e strettamente legato allo storico sodalizio criminale della banda della Magliana, nonché coinvolto in diverse vicende processuali afferenti a gravi ed eclatanti episodi delittuosi, era lui a gestire gli affari sporchi del gruppo.

APPALTI ENI RIFIUTI. Politica e malaffare, appalti pubblici rubati, mazzette a tre zeri per gli uomini giusti. Volti fidati nei posti chiavi, pressioni sui dirigenti, concessione di gare d'oro. Trentasette gli arresti eseguiti nei giorni scorsi per associazione di tipo mafioso e quaranta gli indagati a piede libero raggiunti da un’informazione di garanzia emessa dalla Procura Distrettuale Antimafia per gli stessi reati, tutti sottoposti a perquisizione locale e personale. Ma cosa c'entra Limena? Secondo l'accusa, come riporta sempre il Mattino di Padova, tramite il figlio che detiene quote delle due società padovane, Mancini sarebbe riuscito ad accaparrarsi l'appalto di cantieri nel settore del trattamento dei rifiuti.