rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Turismo, nuove opere ed eco-mafia: ecco ciò su cui punta la mafia in Veneto

Ma anche mafia straniera, trasferimenti di sedi legali, aziende in crisi. Il mafioso indossa giacca e cravatta, sfrutta spesso la legge a suo vantaggio: questa la descrizione fatta dalla Dia del Triveneto

Turismo, nuove opere e trasferimenti delle sedi legali. Sono le tre aree principali sulle quali si sta concentrando nell’ultimo periodo l’attenzione della Direzione investigativa antimafia (Dia).

La crisi

La crisi derivata dal Covid-19 ha fatto emergere criticità del sistema economico, criticità che possono essere sfruttate dalle organizzazioni mafiose. Lo ha spiegato il colonnello Paolo Storoni, capo centro della Dia del Triveneto, nella mattinata di venerdì 24 settembre nella sede padovana (in foto, nell'ordine, il tenente colonnello Giuseppe Campanel, Storoni, il tenente colonnello Martino Salvo). «La mafia è un attore imprenditoriale e come tale dobbiamo trattarlo – ha spiegato – Il Veneto presenta caratteristiche ideali e la crisi dovuta alla pandemia sta facendo affiorare criticità. Anche il sistema bancario in passato è stato attaccato dalle organizzazioni criminali che sfruttavano gli imprenditori e per questo ora sono molto attente a erogare linee di credito». Il mafioso agisce quando vede un imprenditore in difficoltà e si appropria della sua azienda. A volte accade anche il contrario: è l’imprenditore in crisi a cercare liquidità presso un soggetto colluso. Si nota anche il fenomeno per cui un creditore chiede l’aiuto al mafioso per riscuotere: è più veloce delle vie legali. «Aumentano le variazioni dell’assetto societario e quando vediamo che al vertice di un’azienda viene posta una persona che non ha professionalità adeguate si accende un campanello d’allarme – ha continuato Storoni – Attenzione viene posta anche da iniezioni di capitali o al trasferimento della sede legale, fenomeno sul quale il prefetto di Padova Raffaele Grassi sta ponendo grande attenzione».

Turismo e opere

Il Veneto è una regione a forte vocazione turistica. E i mafiosi potrebbero individuare opportunità nel settore. «Sotto la lente ci sono le acquisizioni di patrimoni immobiliari a Padova, in particolare in città e nella zona dei Colli Euganei, a Venezia, Verona e Belluno – ha elencato il colonnello – Così come sulle grandi opere, per esempio Cortina e le olimpiadi. Senza tralasciare le medie e piccole opere per le quali le maglie della normativa si allargano ed è più facile nascondere attività illecite».

Eco-mafia

Capitolo spinoso quello sulle eco-mafie. L’ultimo caso di Belluno (operazione Plastic connection) ne è l’esempio. «Oggi la stagnazione dei rifiuti tossici è cambiata. Non si nascondono più i rifiuti sotto terra ma nei capannoni: di questi edifici c’è sempre maggiore disponibilità a causa della crisi e qui – ha precisato – può essere molto utile l’attività delle amministrazioni con la polizia locale. Avendo un quadro della situazione e con dei controlli si può intervenire per tempo, in sinergia». Importante in questo senso la creazione di banche dati interforze.

Mafia straniera

Non mancano le mafie straniere. E tra le più difficili da scalfire c’è quella cinese. «Le comunità cinesi sono chiuse, non vengono fatte denunce di estorsioni o minacce. E questa è la forza della mafia cinese: non creano danno diretto ai locali e quindi non fanno rumore. Ma creano un danno alla concorrenza».

La relazione

Secondo la relazione del secondo semestre 2020 della Dia da segnalare a fattor comune come i sodalizi mafiosi, avvalendosi sempre più delle possibilità offerte dalla tecnologia, si stiano orientando verso i settori del gioco d’azzardo e delle scommesse realizzando circuiti paralleli a quello legale allo scopo sia di riciclare, sia di incrementare le cospicue risorse a disposizione. Analoghe infiltrazioni ad opera della criminalità organizzata, in prevalenza della camorra e della ‘ndrangheta, si registrano nel settore del contrabbando di prodotti energetici in virtù dei notevoli vantaggi economici derivanti dalla possibilità di immettere sul mercato prodotti a prezzi sensibilmente più bassi di quelli praticati dalle compagnie petrolifere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Turismo, nuove opere ed eco-mafia: ecco ciò su cui punta la mafia in Veneto

PadovaOggi è in caricamento