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Cronaca

Nubifragio sul Padovano, la conta dei danni: agricoltura in ginocchio

Lunedì pomeriggio una nuova ondata di maltempo si è abbattuta su Padova e provincia. Alberi caduti, tetti scoperchiati, strade impraticabili, scuole inagibili e raccolti distrutti. La zona più colpita è l'Estense

Dopo il violento nubifragio che si è abbattuto lunedì pomeriggio sul Padovano, i Comuni maggiormente colpiti dall'ondata di maltempo fanno la conta dei danni. È l'Estense la zona più critica: tra tetti scoperchiati, pali e cavi pericolanti e alberi piombati in mezzo alle strade. Ma la situazione d'emergenza riguarda l'intera provincia padovana, dove i vigili del fuoco sono impegnati con circa 50 persone e 15 automezzi. Il dispositivo di soccorso  è stato potenziato con l'invio di sezioni operative dai comandi di Vicenza, Venezia e Belluno.

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PADOVA. Disagi e danni per le strutture scolastiche, in particolare quelle più datate e già più strutturalmente precarie. Il fortunale ha reso così inagibile la sede centrale in largo Meneghetti del liceo Selvatico, ospitata in un edificio jappelliano, dove le lezioni sono state sospese per le diciassette classi che vi trovano posto fino a mercoledì 15 ottobre.

ESTE. Nell'Estense, la forte perturbazione, accompagnata da forti raffiche di vento, ha causato gravi danni ad infrastrutture pubbliche e private. Ad Este, il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole cittadine per la giornata di martedì. La strada provinciale 9, nel tratto che la collega il Comune con quello di Baone, la circolazione era stata interrotta a causa del crollo di diversi alberi. La viabilità è stata ripristinata martedì. Chiusa al traffico, sempre per caduta d'alberi, anche via delle Rimembranze. I tronchi sono stati rimossi in mattinata. Franati alberi secolari in via Martiri della Libertà. I crolli hanno reso impraticabile la strada. Una pianta si è abbattuta su un'auto in transito, distruggendo il veicolo: illesa per fortuna la conducente. All'Ospecives, sono cadute alcune tegole nel parcheggio, finendo sulle macchine in sosta. La situazione è stata messa in sicurezza e sono stati rimossi anche alcuni alberi caduti. In parte scoperchiati i tetti del palazzetto dello sport in via Giovanni XXIII, dell'asilo nido privato in via Salvo d'Acquisto. Isolamento telefonico in via Chiesette Branchine, per la caduta dei pali dell'Enel, e due abitazioni con tetti danneggiati. Alberi a terra anche nel parcheggio dell'istituto scolastico "Vescovile", in via Vallesina: diverse le auto colpite dai rami. In via Europa, un tronco di grosse dimensioni è precipitato sulla linea elettrica, originando un principio d'incendio alla cabina Enel, subito domato. Danni alla copertura dell'istituto "Zanchi" in via dell'Atleta, rotti anche i vetri di alcune finestre. Sulla stessa strada, gravi danni anche al tetto del liceo "Ferrari". Caduti alberi anche sulle sedi stradali delle vie Sabina, Rubin de Cervin, Campagnolo, Broglio, Olmo, Maganza e Augustea. Quattro abitazioni con danni a tetti e grondaie in piazza Maggiore.

Maltempo a Padova e provincia 13 ottobre 2014

FERITI. Unica ferita, un'anziana di 84 anni, residente in via Meggiaro. La donna, chiudendo le serrande si è schiacciata le dita della mano. Al pronto soccorso Ospecives le è stato diagnosticato un trauma da schiacciamento a medio e anulare destri. I medici le hanno dato una prognosi di 30 giorni.

ESTENSE. A Baone, in via Comezzara, 5 abitazioni hanno riportato danni al tetto. In via Moschine, alberi caduti con abitazioni bloccate, sul posto i vigili del fuoco. In via Maso, un grosso albero si è appoggiato sui fili elettrici, richiesto l'intervento dei tecnici per la messa in sicurezza. in via Ca’ Borini, alberi caduti lungo la strada e alcune abitazioni con tetti danneggiati. Chiusi gli istituti scolastici martedì. A Ponso, alberi caduti sulla strada provinciale 91 hanno causato il blocco del traffico: la viabilità è stata ripristinata martedì. In via Rosselle, tetto parzialmente divelto alla scuola elementare "Roncalli". Senza corrente elettrica, in località Ciesazza, via Carrarola e via Chiesa di Ponso. In via dell’Artigianato, trenta abitazioni e dieci capannoni industriali hanno riportato lievi danni alle coperture. Chiusi gli istituti scolastici martedì. A Casale di Scodosia, in via Belfiore e Fantazzo Boschetto, danneggiati cavi della corrente elettrica e impianto gas metano, con fuoriuscita gas, situazione messa in sicurezza. In via Roma una cabina elettrica in corto circuito ha originato un principio d'incendio prontamente domato. In via Estesi, una parte di cornicione si è staccata da un'abitazione privata cadendo in strada. Ad Urbana, in via Borghetto, alberi caduti sulla sede stradale hanno interrotto la circolazione, la viabilità è stata ripristinata. A Merlara, danni ai fili della corrente elettrica in via Dolza e in via Argine per la caduta di alcuni alberi. Sempre in via Argine, un tronco ha danneggiato una piccola baracca pertinente ad un laghetto privato, adibito a pesca sportiva.

COLLI E TERME. Nel comune di Arquà Petrarca, nelle vie Costa, Monte Ricco e Valli, sono caduti diversi alberi danneggiando alcuni edifici. A Battaglia Terme, un'abitazione allagata in via Ortazzo. A Due Carrare, in via Callegari sono caduti alcuni alberi. In via Durante danneggiato il tetto di un'abitazione. In via Chiodare il forte vento ha abbattuto un palo Enel ad alta tensione. In via Mincana, un tronco franato ha ostruito strada, chiusa al traffico. A Maserà, incendio alla centralina del semaforo in piazza Municipio. A Monselice, in via Monticelli, danneggiata la sbarra del passaggio a livello della Rivella, traffico ferroviario fermo per circa un'ora, poi ripristinato. Danni anche all'impianto semaforico sul ponte della Rivella, e disagi alla circolazione.

CINTURA. Caduti alcuni alberi ad alto fusto, in via Battisti, nel comune di Legnaro e in via San Martino, a Casalserugo. Criticità anche nel comune di Ponte San Nicolò, per la caduta di grosse ramaglie. Gli eventi non hanno provocato danni a persone o a cose. Sul posto, i vigili del fuoco di Piove di Sacco e i carabinieri, che hanno provveduto alla messa in sicurezza delle aree colpite.

DANNI ALL'AGRICOLTURA. La mappa dell’agricoltura ferita dalla tempesta di lunedì ha il suo epicentro nel Montagnanese, dove tutti i dieci Comuni del comprensorio sono stati colpiti. I danni ammonterebbero a qualche decina di milioni di euro. A partire da Santa Margherita d’Adige. In località Taglie è stato scoperchiato un capannone di un allevamento di 80 mila galline ovaiole, molte delle quali sono morte. Nella stessa località non si contano le serre scoperchiate sia in aziende floricole che orticole. Il vento ha divelto 8 mila metri quadrati di una nuova serra in una sola azienda agricola, distruggendo l’intero raccolto di insalata fresca e altre colture stagionali. Pesanti i danni anche alla floricoltura con diverse serre distrutte. Un imprenditore conto terzista ha riportato gravi danni al deposito delle macchine e delle attrezzature da lavoro. A Saletto il vento e la grandine hanno messo in ginocchio aziende già colpite dalla disastrosa alluvione di quattro anni fa. Si registrano danni ai fabbricati, comprese le abitazioni, e alle serre orticole. Un’azienda che pratica la vendita diretta in quasi tutti i mercati di Campagna Amica - Coldiretti Padova ha perso gran parte del raccolto di stagione sia in serra che in campo: finocchi, rape, radicchi, insalate e molto altro ancora. In una vicina apicoltura sono andate distrutte ben 30 arnie, oltre a decine di alberi da frutto con i rami spezzati. A Montagnana la grandine ha rovinato colture di zucche, zucchine, radicchio. Allagato un allevamento di tacchini a causa del blackout che ha impedito la chiusura dei lucernai. A Merlara, in località Minotte, danni a serre, fabbricati e vigneti. A Casale di Scodosia lesionati alcuni capannoni di allevamenti avicoli e abbattuti diversi filari nei vigneti. A Castelbaldo il vento ha letteralmente sradicato oltre un ettaro di mele mentre a Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale e Masi vengono segnalati problemi alle abitazioni e agli annessi rustici. Danni alle strutture agricole anche a Urbana. A Ponso danneggiate alcune serre orticole in tunnel mentre a Motta d’Este ad avere la peggio sono state le aziende floricole. In una di queste il vento ha distrutto una serra di fiori in vaso pronti ad essere venduti. Numerose in tutto l’Estense le segnalazioni di alberi sradicati, annessi rustici e abitazioni lesionate, vigneti e frutteti distrutti. Ad Arquà Petrarca la tromba d’aria ha scoperchiato abitazioni e ricoveri attrezzi, oltre a distruggere ettari di preziosi  uliveti e vigneti. Solo in una azienda vitivinicola del posto sono finiti a terra ben 4 ettari di filari. Anche l’olivicoltura dei Colli Euganei esce duramente colpita. A Monticelli di Monselice il vento ha infierito senza sosta arrivando a scoperchiare il tetto dell’abitazione di un’azienda agricola. Sono rimaste solamente le travature e i danni sono ingenti. A Pernumia si registrano danni a frutteti e alle serre, oltre a qualche vigneto. Stesso copione a Due Carrare e Battaglia, dove sono state colpite anche le aziende floricole. Ancora ortaggi, in particolare il radicchio, e serre scoperchiate sono segnalati a Maserà di Padova e fino alle porte del capoluogo.

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