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Cronaca

Maltrattamenti in famiglia, aumentano i casi nel Padovano: l'identikit di vittime e carnefici

L'Arma dei carabinieri diffonde un bilancio dei reati tra le mura domestiche tra gennaio e agosto 2018 confrontati con l'anno precedente e presenta il progetto “Una stanza per te”

L'analisi pubblicata dai carabinieri offre uno spaccato delle realtà familiari nella provincia euganea. Rispetto al 2017, i maltrattamenti sono cresciuti soprattutto nell'Alta e il violento corrisponde al maschio italiano di mezza età.

Le pagelle: dati stabili, preoccupa l'Alta

Numeri alla mano, tra gennaio e agosto 2018 gli episodi di maltrattamento tra le mura domestiche che hanno richiesto l'intervento dei militari in provincia sono lievitati: 94 rispetto ai 78 dell'anno precedente. Maglia nera a Padova e prima periferia (con 35 casi nel 2017 e 36 nel 2018), seguita dalle Terme (27 in entrambi gli anni), dall'Alta (9 e 25) e dall'Estense (5 e 4). Piazza d'onore al Piovese, con 2 soli casi in ciascun anno. Sebbene il maggior numero di reati si registri nel capoluogo, preoccupano i numeri nell'Alta Padovana dove gli episodi sono quasi triplicati, mentre nelle altre zone il dato resta fisso.

Chi maltratta e chi subisce

La sorpresa sta nel ritratto di vittime e carnefici: la maggior parte dei maltrattamenti è compiuta da cittadini italiani maschi fra 35 e 55 anni (55 nel 2018 contro i 30 commessi da stranieri). Solo nel Piovese e a Padova il dato è invertito, anche se di poco. Le vittime invece sono prevalentemente donne conviventi (mogli, compagne, fidanzate), genitori anziani e minori, speso coinvolti in dissidi tra i parenti.

I casi eclatanti

21 gli arresti nei primi 8 mesi dell'anno, rispetto ai 13 del precedente, come pure sono aumentate le denunce. 4 gli episodi più emblematici registrati negli ultimi due mesi, con l'arresto di due uomini italiani, un romeno e una donna padovana. Il 22 giugno è finito in carcere un 44enne di Monselice che picchiava la moglie 23enne e la stessa sorte è toccata a luglio a un 50enne di Carmignano che si accaniva sulla compagna e la figlia 17enne di lei. Sempre a Carmignano è stata arrestata l'1 luglio una 65enne scoperta durante l'ennesimo pestaggio ai danni della madre 91enne, ricoverata e morta in ospedale la scorsa settimana. L'ultimo episodio risale all'11 agosto quando a Vigodarzere un 48enne romeno ha mandato all'ospedale la moglie e aggredito i carabinieri.

Una stanza d'ascolto dedicata alle vittime

Nei casi gravi si può disporre l'allontanamento da casa del violento o il divieto di avvicinamento, come successo 25 volte da inizio anno. Le vittime possono anche essere ospitate in strutture protette o affidate ai servizi sociali. Per sottolineare la vicinanza dei carabinieri al tema dei maltrattamenti in famiglia, al comando provinciale di Padova è attiva una convenzione con l'associazione Soroptimist. Nell'ambito del progetto “Una stanza per te” è stato creato uno spazio aperto a chiunque si ritenga vittima di violenza, dove si posso trovare militari esperti pronti a offrire consigli e supporto.

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