Alcol a fiumi, bar in centro: "Se bevi 12 shot in 30 secondi non li paghi"
Superalcolici come se piovesse e a prezzi stracciati, ragazzi invitati a sfidarsi ingollando drink a raffica in un locale che ha lanciato la sua formula di mercoledì universitario, "premiando" lo sballo oltre ogni limite
Parola d'ordine: esagerare, la sfida è a chi beve di più, e tra i ragazzi non sarebbe una novità se non fosse che quella lanciata da un bar del centro patavino sembra davvero superare ogni limite. Il locale con "Man Vs Drink" premia chi riesce a bere 12 shot in 30 secondi, se superi la prova cronometro a base di superalcolici non devi pagarli, se sfori il tempo massimo o abbandoni la "partita" spendi 10 euro.
ALCOL A FIUMI. La gara alcolica è l'evento di punta scelto dall'esercizio pubblico per promuovere il suo mercoledì universitario. Ma l'intera offerta si basa sulla "sbronza facile": 10 euro per 3 mojito e, per gli studenti, spritz e shot a un euro. Sembra che per il nome dell'evento i baristi si siano ispirati al reality show televisivo americano "Man vs Food", condotto dall'attore e presentatore Adam Richman, protagonista di sfide che consistono il più delle volte nel mangiare piatti salati o dolci di dimensioni esagerate, o piatti estremamente piccanti e conditi.
L'ASSESSORE: "ISTIGAZIONE A UBRIACATURA". "I baristi devono prendersi la loro parte di responsabilità per quanto riguarda la gestione della vivibilità della città - è il commento dell'assessore Claudio Piron - Comportamenti come quelli che vedo praticare da un bar del centro storico, con la vendita di 12 shot per 10 euro, con il “premio” degli shot gratis per chi li ingolla in meno di 30 secondi è chiaramente una istigazione all’ubriacatura. Noi siamo invece per la promozione della socialità e non dello stordimento a tutti i costi, anzi al prezzo più basso possibile. Siamo di fronte ad una situazione che non regge: baristi che promuovono la sbronza e lasciano sulle spalle della polizia municipale i controlli sull’ordine pubblico dicendo 'non sono responsabile per ciò che succede fuori dal mio locale'. Io credo invece che sia responsabile eccome, chi ha un esercizio pubblico, anche del pubblico decoro".