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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Marce per lotta a tumori durante picchi smog, Aduc contro Comune

L'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori ha presentato un esposto all'Ulss 16 di Padova. "Ultimi 4 eventi sportivi benefici in giornate sature di polveri sottili che hanno superato del doppio i limiti"

"Le ultime quattro marce podistiche che il Comune ha promosso nello scorso mese di dicembre si sono svolte in giornate sature di polveri sottili i cui livelli hanno superato più del doppio il limite sanitario imposto dalla legge (112 mg/m3 - 61 mg/m3 - 74 mg/m3 - 119 g/m3). Marce con finalità benefiche a favore della lotta ai tumori infantili organizzate nel corso di un picco di inquinamento acuto da polveri sottili che si è protratto per 21 giorni consecutivi". Dura l'accusa dell'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) del Veneto, che ha presentato un esposto all’Ulss 16 di Padova attaccando il Comune.

"SOSPENDERE LE MARCE". "Un adulto - si legge nella nota diffusa dall'associazione - respira in media dai 6 ai 9 litri di aria al minuto, che aumenta fino a 60/80 litri durante una corsa, quindi aumenta l'introduzione nell’organismo di polveri sottili e ultrafini in grado di raggiungere le più fini diramazioni bronchiali e coronariche. L’Azienda sanitaria locale ha il compito di dare indicazioni preventive e di valutare i rischi sanitari per la popolazione, per questo con un esposto all’Ulss 16 di Padova chiediamo che il direttore intervenga per sospendere le marce podistiche organizzate in città dal Comune di Padova nei giorni di massimo inquinamento atmosferico, di avviare una campagna di informazione con l’obiettivo di tutelare dagli effetti dell'inquinamento da Pm10 e 2,5 i gruppi più sensibili della popolazione come i bambini, gli anziani e le persone con patologia cardiaca o polmonare, di intervenire con urgenza affinchè il Comune di Padova rientri nella legalità nazionale e comunitaria predisponendo e adottando un Piano di azione per il risanamento dell’aria come gli impone la legge".

BENEFICENZA A "EFFETTO BOOMERANG"? "Secondo i dati dell’ultima ricerca europea Med particles - specifica l'associazione - ogni 10 microgrammi di particolato atmosferico in più per metro cubo d'aria fanno aumentare il rischio di tumore al polmone di circa il 22%, percentuale che sale al 51% per un particolare tipo di cancro, l'adenocarcinoma, che colpisce i polmoni anche in un significativo numero di non fumatori. Lo studio Misa-2 stabilisce che l'aumento di mortalità cardiovascolare si manifesta entro i 4 giorni successivi al picco di inquinamento e l'aumento di mortalità per cause respiratorie si protrae per almeno 10 giorni. L'Agenzia europea per l'ambiente nel suo rapporto 2013 pone la città di Padova in vetta alla classifica continentale delle città più inquinate".

L'AFFONDO AL COMUNE. Infine l'attacco diretto a Palazzo Moroni: "Da otto anni il Comune non si dota del piano di risanamento con la valutazione ambientale strategica, strumento obbligatorio e in assenza del quale tutti i provvedimenti presi dall’amministrazione sono annullabili per violazione di legge. Dal 2005 al 2012 a Padova sono sistematicamente superati i limiti sanitari di legge per gli inquinanti come le polveri sottili Pm10, il benzo(a)pirene, il biossido di azoto, l’ozono. Giovedì si terrà la prima marcia podistica del 2014 e come nelle precedenti il bollettino meteo dell’Arpav prevede una qualità dell'aria scadente o localmente pessima. Ma agli amministratori della città non interessa".

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