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Cronaca Ponso

Padovano di Ponso si suicida in carcere in Nigeria, ma è giallo

Vittima un intermediario padovano, il 52enne Mauro Zanin, trovato morto nel bagno della cella dove si trovava da fine maggio scorso a seguito della denuncia di un'imprenditrice locale che lo ha accusato di una frode per 90mila euro

Trovato morto martedì mattina nel bagno della cella in cui era detenuto dal 30 maggio ad Abuja, nella capitale della Nigeria, dove dal 2009 soggiornava per motivi d'affari. E proprio per una questione di soldi e affari Mauro Zanin - questo il nome della vittima, un 52enne intermediario originario di Ponso nella Bassa padovana -  era finito in carcere, nella sede della “Economic and Financial Crimes Commission”, arrestato in aeroporto dal Servizio di immigrazione nigeriana (Nis). Un'imprenditrice del posto lo aveva accusato di frode per 111mila dollari, circa 90 mila euro.

SUICIDIO? È GIALLO.  Fonti ufficiali e di stampa nigeriane parlano di suicidio per l'uomo d'affari padovano, che si sarebbe tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo, ma i familiari vogliono vederci chiaro e mentre il corpo è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia, la polizia locale è stata attivata per l'eventuale apertura di un'indagine ad hoc.

AFFARI CHE SCOTTANO? Il giorno dopo la sua morte, il 20 giugno, il 52enne avrebbe dovuto comparire in tribunale per la prima udienza. Moglie e figli della vittima, che nei giorni precedenti il decesso lo avevano sentito "sereno", faticano a credere che abbia deciso di togliersi la vita e per questo auspicano che ogni ipotesi venga soppesata in questa tragica faccenda. Zanin, che da tanti anni aveva lasciato l'Italia, si dedicava all'intermediazione nell'ambito delle opere pubbliche. Dopo una serie di soddisfazioni professionali in Russia, dal 2009 aveva iniziato a intrattenere affari nello stato africano.

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