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Cronaca

Mazzette per i falsi permessi di soggiorno ai cinesi: l'ex poliziotto patteggia 4 anni

Insieme all'ex broker cinese, l'ex agente di polizia aveva messo in piedi un sistema che ha permesso a 400 stranieri irregolari di ottenere un permesso di soggiorno in cambio di denaro

Quattrocento permessi irregolari erogati dalla questura a cittadini cinesi. Hanno patteggiato quattro anni e tre anni l’ex assistente della polizia con funzioni di collaboratore tecnico di 44 anni e il broker cinese di 27 anni accusati di aver messo in piedi un sistema per l’erogazione dei documenti farlocchi. Come riportano i quotidiani locali lunedì mattina i due sono finiti davanti al Gup Tecla Cesaro.

RISCHIO TERRORISMO.

Come aggravante l’inchiesta ha fatto emergere come l’ex sovraintendente capo, che andrà a processo con rito abbreviato a novembre, nell’emettere documenti falsi in un periodo storico di massima allerta per il terrorismo, abbia permesso il transito di stranieri extracomunitari non identificati. I permessi venivano acquistati in maniera illegale con un costo da mille a duemila euro che finivano nelle tasche dei due. In totale l’ex poliziotto si è intascato circa 60mila euro. Un sistema collaudato che permetteva di risolvere le pratiche in tempi rapidi con l’ex broker e l’ex agente che sceglievano posti appartati per scambiarsi il denaro. Il trucco consentiva, attraverso la ricerca di un posto di lavoro e di una residenza, di emettere i falsi permessi di soggiorno e di spartirsi con i complici grosse somme di denaro.

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