Bimbo muore di meningite a Padova, Azienda ospedaliera rassicura: "No rischio contagio"
Il decesso risale ad inizio gennaio. Quando il piccolo è arrivato a Padova dall'ospedale di Udine il pericolo di contagio era già inesistente
Risale ai primi giorni di gennaio il decesso di un bambino affetto da meningite e ricoverato nella Terapia intensiva della cardiochirurgia pediatrica dell'Azienda ospedaliera di Padova.
BIMBO MUORE DI MENINGITE. Un'équipe di medici di terapia intensiva e di cardiochirurghi pediatrici è partita per andare a prendere il bimbo e trasferirlo a Padova dal nosocomio di Udine, dove gli erano state somministrate le prime cure, ma, quando è arrivato in ospedale a Padova, il piccolo purtroppo versava già in condizioni disperate e nulla è stato possibile, nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvarlo.
"NON UNA SEMPLICE MENINGITE". "Abbiamo fatto il possibile - spiega il dottor Andrea Pettenazzo, direttore della Terapia intensiva pediatrica dell'Azienda ospedaliera di Padova - ma purtroppo non siamo riusciti a salvarlo. Il paziente è stato portato qui da noi perché aveva necessità di essere assistito in modo intensivo attraverso l'Ecmo, un macchinario per la circolazione extracorporea. C'è da precisare - sottolinea il professor Pettenazzo - che si è trattato di un caso particolare e ben più grave di una semplice meningite, un quadro più complesso denominato sepsi da meningococco, che provoca un'infezione diffusa a tutti gli organi".
"NESSUN PERICOLO DI CONTAGIO". L'Azienda ospedaliera ci tiene a specificare che non esiste un allarme a Padova: il rischio di contagio, infatti, è reale nei primi due giorni di malattia; in quel periodo il bambino si trovava ad Udine, dove è scattata la profilassi. Quando il paziente è stato trasferito, il pericolo di contagio era, invece, già remoto e non è stata necessaria alcuna misura preventiva. "Non appena abbiamo preso in carico il paziente - conclude il dottor Pettenazzo - ci siamo assicurati di quale fosse il suo quadro clinico e abbiamo accertato il cessato rischio di contagio".