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Cronaca

San Francesco, Esu dà l'ok alla tensostruttura nella mensa Piovego

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Nella giornata di lunedì c'è stato il secondo incontro delle rappresentanze studentesche con il Direttore Generale dell'ESU Ferrarese per continuare a confrontarsi sulla questione della mensa San Francesco.

La tensostruttura

Abbiamo appreso positivamente l'aumento di 90 posti alla mensa Pio X, posti ricavati utilizzando una parte di quelli riservati agli studenti delle scuole superiori, ma abbiamo nuovamente sottolineato come sia necessario trovare altre soluzioni nel più breve tempo possibile per andare a contrastare le lunghe code che in queste settimane si sono più volte formate fuori dalle mense. Abbiamo inoltre rilanciato la nostra proposta di una tensostruttura nella mensa Piovego, com'è stato fatto in passato in occasione della ristrutturazione della stessa, che andrebbe in parte a risolvere i lunghi tempi di attesa che hanno sempre caratterizzato questa mensa e che, insieme ad altri spazi nella zona del centro che l'ESU deve impegnarsi a trovare celermente, andrebbe a tamponare questa emergenza. L'ESU ha già contattato l'Università che ha dato l'ok per questa soluzione, ora si provvederà ad interpellare in Comune di Padova per poter avere i permessi nel più breve tempo possibile. Il Direttore Ferrarese ha inoltre proposto di consegnare in alcune strutture universitarie i pasti speedy esu che ad ora vengono erogati solo nella mensa Piovego, per andare ad offrire un'alternativa di pasto rapido.

«Azioni concrete»

«I dati raccolti e mostratici dall'ESU (massimo tempo d'attesa 10 minuti) non rispecchiano la situazione reale di disagio che vivono centinaia di studenti ogni giorno, costretti a code interminabili - dichiara Nicolò Silvoni, rappresentante nel CdA dell'ESU per Studenti Per Udu Padova - Non è più tempo di monitoraggi, ma di azioni concrete per garantire un diritto agli studenti! È inoltre necessario lavorare fin da subito a soluzioni a medio e lungo termine, i lavori dureranno non meno di due anni e non è in alcun modo pensabile non garantire il diritto ad un pasto caldo ad oltre mille studenti al giorno! Le tempistiche per affidare il servizio ad una attività terza sono di circa due/tre mesi, ci si metta subito al lavoro per individuare valide alternative che possano essere utilizzate agevolmente da tutti gli utenti colpiti dalla chiusura della San Francesco.»

«Servono mesi»

«Nel complesso anche le soluzioni che dovrebbero essere "temporanee" richiederanno dei mesi per essere realizzate - continua Pietro Notarnicola, senatore accademico per Studenti Per Udu Padova - Come detto anche dal Direttore Ferrarese i ticket mensa sono una misura estremamente dispendiosa, si usino allora quei soldi per trovare delle strutture dove poter far mangiare agli studenti un pasto seduti e al caldo nel più breve tempo possibile. Pertanto si sconta ancora il grave ritardo nel cercare una soluzione alla chiusura della mensa San Francesco da parte dell'ESU: le dovute consultazioni si sarebbero dovute portare avanti mesi fa! Inoltre, auspichiamo che il Consiglio d'Amministrazione dell'ESU sia insediato il prima possibile, in modo da poter prendere adeguate scelte politiche nell'indirizzare i dovuti finanziamenti alla questione mense.»

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