Cinque lavoratori in nero, di cui due clandestini. Questo è il bilancio dell'operazione, partita sulla base di alcune segnalazioni circostanziate, su cui da circa tre mesi stavano lavorando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Padova, guidato dal tenente Vito Franchini, e coordinata dal pm euganeo Sergio Dini, culminata, mercoledì mattina, con un blitz dei militari in borghese, insieme ad una decina di ispettori del lavoro, tra i banchi del mercato ambulante di piazza delle Erbe.

L'APPOSTAMENTO. I controlli si sono concentrati su 14 banchi di frutta e verdura, gestiti perlopiù da ambulanti del Bangladesh (10) e in minoranza da italiani (4). I carabinieri, che hanno operato senza divisa proprio per passare inosservati, si sono dapprima appostati sotto i portici per assicurarsi di chi stesse effettivamente lavorando, poi sono entrati in azione controllando tutta la prima fila di banchi affacciata sulla strada e addentrandosi in quelle successive dato che alcuni titolari sono risultati in possesso di più licenze.

LE IRREGOLARITÀ E LE SANZIONI. 23 in tutto le persone identificate, tra cui sono stati accertati cinque lavoratori senza regolare contratto (tutti originari del Bangladesh), due dei quali privi di permesso di soggiorno. Per i cinque titolari delle postazioni, tutti stranieri, è scattata la sospensione dell'attività fino al pagamento della maxi multa che si aggira sui 1800 euro e alla stabilizzazione dei lavoratori. Per i datori di lavoro dei due clandestini invece è scattata la denuncia penale e una sospensione più penalizzante.