Pellicce in vendita alla Metro: blitz nella notte degli animalisti

Giacche di lapin (coniglio), di murmansky (cane selvatico), colli di Volpe. Sono i capi di abbigliamento che l'associazione Centopercentoanimalisti avrebbe trovato in vendita all'interno del grande cash and carry “Metro” a Rubano.

“Capi di abbigliamento orribili – commentano i militanti dell'associazione, intervenuti nella notte con l'affissione di manifesti e striscioni ai cancelli della sede del grande centro di distribuzione all'ingrosso - Pellicce economicamente di basso valore, quel che ci vuole per morti di fame con velleità di apparire: ma pur sempre pellicce, cioè parti del corpo di poveri animali vittime della crudeltà umana”.

“Pelli poi "travestite" per sembrare pelli più costose: lince o astrakan – continuano - Come possa esistere gente così vuota, insensibile e ignorante da acquistare simili obbrobri, per noi è un mistero. Per questa stupida vanità milioni di animali vengono uccisi, dopo aver vissuto pochi mesi nel dolore. Ogni capo in pelliccia gronda sangue, sofferenza e morte”.

“Vergogna alla Metro – concludono - che, ora che la pelliccia è caduta in disuso, cerca di rilanciarla tra le fasce più arretrate economicamente e culturalmente. Vergogna a chi le compera”.