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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Da Spagna e Repubblica Ceca, due lettere "strappalacrime" ai donatori

Il padre di un ragazzo che si è ammalato di leucemia a 19 anni. Una donna, medico e madre, affetta da una grave patologia. 2 ringraziamenti speciali per due iscritti al registro donatori di midollo osseo di Padova

"Un grazie al mio angelo che mi ha ri-donato la vita". Al centro trasfusionale ai Colli sono arrivate due lettere “strappa lacrime” di ringraziamento a due donatori di midollo osseo padovani. I due trapiantati sono un ragazzo spagnolo e una mamma della Repubblica Ceca.

"GRAZIE" DALLA SPAGNA. È esploso in lacrime ma non è riuscito a rispondere, bloccato da una sorta di “bomba emotiva” davanti a quella lettera che gli ha fatto recapitare il Centro di raccolta sangue del Complesso socio sanitario dei Colli, a cui si è era iscritto a suo tempo come donatore di midollo osseo. Lo stesso centro che poi lo ha accompagnato fino alla donazione del midollo nel 2012, a partire dall'esame del sangue iniziale, fino al prelievo di cellule staminali da sangue periferico. Così il "tipizzato", come si dice in gergo medico, è diventato un donatore effettivo di midollo osseo e ha salvato una vita, quella di un ragazzo spagnolo di 19 anni, che due anni fa si era ammalato di leucemia.

IL PAPÀ DI UN RAGAZZO DI 19 ANNI. Oggi, a due anni di distanza da quella donazione, il padre di quel ragazzo spagnolo ha voluto ringraziare chi ha salvato suo figlio, scrivendogli una lettera commovente. Una lettera arrivata appunto al donatore, un padovano oggi 45enne, che, con le dovute censure fatte dal registro nazionale, ha potuto sapere a chi sono andate le sue cellule midollari, a chi dunque ha salvato la vita. “Mio figlio si è ritrovato a lottare con la leucemia nel pieno della sua giovinezza - si legge nella lettera - di fronte a lui, tutta una vita, fatti di sogni e di speranze che la malattia poteva distruggere. Eppure abbiamo trovato il nostro angelo, che con una semplice donazione ci ha ridato speranza. Per questo non saremo mai stanchi di ringraziarlo”.

"GRAZIE" DALLA REPUBBLICA CECA. Quella in arrivo dalla Spagna non è però la sola lettera di ringraziamento arrivata al centro trasfusionale ai Colli nel 2014, un anno che verrà ricordato non solo per il numero di donazioni effettive effettuate proprio a Padova (6 dall’inizio dell’anno), ma anche per queste testimonianze di “umanità”. A luglio è arrivata una lettera proveniente dalla Repubblica Ceca, scritta in italiano stentato da un'altra "ricevente", come si dice in gergo: una donna, medico e madre di due figli adolescenti. Anche per lei, nel 2010, la diagnosi di una grave malattia del midollo osseo. Fatta la chemioterapia, era in attesa di un donatore compatibile (1 su 100 mila secondo le statistiche mondiali) per scongiurare il peggio. E questo regalo dal cielo è arrivato ancora una volta dal registro padovano dei donatori, a cui era iscritto un altro medico trevigiano che oggi vive in Svizzera.

MEDICO E MADRE. Nella lettera la donna forza addirittura la mano e chiede di poter andare a trovare il suo donatore, eventualmente di ospitarlo in casa per sdebitarsi in qualche modo. “Ho iniziato a studiare l'italiano – scrive la donna – quando ho saputo che il mio donatore era italiano. Amo molto l'italia, sono venuta spesso in vacanza e conto di tornarci anche entro l'anno. Ho una casa grande dove vivo e mi piacerebbe ospitarti per poter ricambiare il coraggio che hai avuto donando il tuo midollo osseo".

ADMO. Emozionati anche i medici del Centro Trasfusionale che hanno dovuto fare da tramite tra donatori e riceventi per questo caso molto speciale. “È la riprova - spiega la dottoressa Milena Luca, responsabile del Centro donatori di midollo osseo a Padova - che siamo sulla strada giusta e che non dobbiamo mollare la presa. Ecco perchè è importante continuare a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della donazione, dal sangue al midollo osseo”.

 

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