Midollo osseo, 18 giovani decidono di "tipizzarsi": un gesto di generosità pura
Altri sei studenti dell'istituto tecnico Belzoni Boaga di Padova hanno deciso di fare del bene per chi è meno fortunato. Un gesto incondizionato perchè nessuno di loro ha mai avuto a che fare con familiari o amici malati di tumore o leucemia
Elena, Leonardo, Matteo, Andrea, Pietro e Filippo. Sono solo gli ultimi sei studenti dell'istituto tecnico Belzoni Boaga di Padova che hanno deciso di iscriversi nel registro dei donatori di midollo osseo di Padova dopo aver incontrato nella loro scuola i volontari Admo.
PRONTI A TIPIZZARSI. In totale sono 18 gli studenti delle classi V dell'istituto che in tre tranche sono andati a tipizzarsi, in gergo tecnico, al centro trasfusionale ai Colli di Padova. Sei ragazzi normali, studenti, sportivi, che hanno ascoltato la dottoressa Milena Luca del centro trasfusionale ai Colli, hanno quindi compilato un modulo ricco di domande su vaccinazioni, abitudini, malattie, ereditarietà, problemi di salute in famiglia per poi sottoporsi al classico esame del sangue, uno vicino all'altro, qualcuno sostenuto dai compagni perchè impaurito dagli aghi.
FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI. Nell'occasione qualcuno di loro ha anche chiesto di diventare anche donatore di sangue, uno di loro lo era già. Ad invitarli a tipizzarsi la loro professoressa di educazione fisica Daniela Buonomo e la voglia di fare qualcosa per gli altri gratuitamente. Nessuno di loro infatti ha mai avuto a che fare con familiari o amici malati di tumore o leucemia.
GENEROSITÀ PURA. Il loro è stato un semplice gesto di generosità pura, non senza paura del trapianto, sia quello dalle creste iliache sia quello per aferesi, rimanendo attaccati tre ore ad una macchina che centrifuga il sangue. Molte le domande che hanno fatto alla dottoressa proprio per capire come funzione eventualmente la donazione. Alla fine ristoro di gruppo e foto da mettere sui social per testimoniare un gesto sicuramente efficace e che, comunque, gli ha fatto saltare un giorno di scuola ma per una buona causa.
