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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Alfano a Padova, ad attenderlo malumori e proteste: Buffoni inizia sciopero della fame

La presenza nella città del Santo del vicepremier per la presentazione del suo ultimo libro non è stata sentita nel migliore dei modi. In corteo "Padova accoglie" e il Sap

Il vicepremier Angelino Alfano arriva a Padova ma l'accoglienza non è delle migliori. Il ministro degli Interni, atteso nella città del Santo alle 18 di lunedì, per la presentazione del suo libro "Chi ha paura non è libero", al palazzo del Bo, troverà ad attenderlo due cortei: da un lato i militanti di "Padova Accoglie", che chiedono di non fermare l’accoglienza ai migranti dall’altro il sindacato autonomo di polizia (Sap) che ha una lettera da consegnare al ministro una lettera sulla scarsità delle risorse per la sicurezza.

PADOVA ACCOGLIE. "Il concetto di rimpatrio, tanto caro al ministro Alfano, è nella pratica una condanna a morte per chi viene realmente rispedito nel paese di provenienza - spiegano i referenti di Padova accoglie attraverso la pagina Facebook del loro movimento - I dati parlano di bassissimi rimpatri (per fortuna) effettuati quindi è, inutile continuare a “dare dinieghi” che creano solamente un incremento della clandestinità e allargano il bacino della criminalità, unica beneficiaria della situazione. Per esprimere l'urgenza dei diritti di cittadinanza ed un'Europa dell'accoglienza al ministro degli interno Alfano promuoviamo un presidio in piazzetta Garzeria (Liston) dalle ore 17 di lunedì".

SCIOPERO DELLA FAME. Nel frattempo, Marina Buffoni, esponente di Fratelli d'Italia An e assessore del Comune di Padova ha deciso di iniziare lo sciopero della fame: "In solidarietà al segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, che ha iniziato 47 giorni fa questa protesta contro i provvedimenti disciplinari presi nei confronti di un agente che aveva mostrato, in un servizio televisivo, il giubbotto antiproiettile non idoneo dato in dotazione agli agenti".

BUFFONI. "E’ sordo e preoccupante il silenzio delle autorità di Governo - spiega Buffoni - ed in particolare del presidente del consiglio Matteo Renzi e del ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui è stato inviato, a più riprese, un accorato appello. Sono convinta che la prima regola di uno Stato degno di tal nome sia quella di garantire e proteggere le proprie forze dell’ordine. E non abbandonarle, invece, al proprio destino, con stipendi da fame e inaudito disprezzo ideologico".

ZANON. "Comincerò anch’io lo sciopero della fame - interviene Raffaele Zanon, portavoce padovano di Fratelli d'Italia-An - perché sono convinto che serve qualcosa di più che un uomo in sciopero della fame da 47 giorni, serve più forza e più coraggio". Anche altri dirigenti e iscritti si uniscono a questa forma pacifica di protesta, tra cui Tiziana D'Andrea, referente nazionale del comitato Terra Nostra, Gabriele Zanon, coordinatore comunale di Padova del movimento di Giorgia Meloni, Davide Acampora, consigliere comunale di Treviso, Federico Valotto di Cittadella, Simone Fecchio, consigliere comunale di Resana, Davide Mauri e Massimo Neri di Albignasego, Angela Lisi, Marianna Nicastro e molti altri che stanno aderendo alla protesta.


 

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