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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bullismo a scuola, rapine ed estorsioni: rinchiusi in comunità due minorenni

Costringevano ragazzi più fragili a consegnare loro felpe e anelli. Diversi gli episodi anche di violenza. La squadra mobile ha fermato un 15enne e un 16enne

Rapine ed estorsioni ai danni di minori. Non solo, anche bullismo dentro e fuori la scuola. Sono stati individuati ieri 14 dicembre due ragazzi, un 16enne ed un 15enne, poi accusati di plurimi reati contro il patrimonio e la persona ai danni di loro coetani. La squadra mobile di Padova ha dato esecuzione ad un’ordinanza con la quale il gip di Venezia, su richiesta della Procura presso il tribunale per i mMinorenni, ha applicato la misura del collocamento in comunità e l'affido al Servizio Sociale Minorile del Ministero della Giustizia ai due minori. Sono indiziati a vario titolo, in concorso con altri soggetti, di plurimi episodi di rapina ed estorsione commessi tra il novembre 2021 ed il giugno 2022 ai danni di loro coetanei. I due minori risultano avere pendenze penali per reati contro il patrimonio e contro la persona nonché frequentazioni con altri coetanei dediti alla commissione di analoghi gravi reati.

I fatti

In merito agli episodi specifici ricostruiti dalla mobile, il primo dei reati risale al novembre dell’anno scorso, quando il solo 15enne, spalleggiato da altri suoi amici, mentre erano a scuola, sferrava un pugno allo stomaco ad un coetaneo, accusandolo falsamente di aver preso in giro uno di loro e minacciandolo di ulteriori rappresaglie anche fuori scuola, così costringendolo a raggiungerlo nei bagni per estorcergli 10 euro e la promessa della consegna di altre 40 euro entro la giornata seguente. A maggio di quest’anno, invece, in zona Stazione, è stato il 16enne ad impossessarsi di un anello in oro (raffigurante la testa del primo presidente della Tunisia), sottratto ad altro minore. Prima gli chiedeva di mostrarglielo e poi glielo sfilava con violenza dal dito, colpendolo con un pugno e minacciandolo di altre percosse se non l’avesse lasciato andare. Risalgono invece al successivo mese di giugno gli ultimi, ennesimi episodi di rapina, in uno dei quali i due minori hanno agito assieme, insieme ad altri dieci ragazzi. I due (il più grande dei quali con indosso una sorta di passamontagna e armato di coltello) minacciavano in Prato della Valle un 14enne costringendolo a consegnare loro 20 euro. Lo stesso giorno, questa volta ad Albignasego, sempre il 16enne, forte della superiorità numerica ed ancora una volta armato di coltello, minacciava un 15enne costringendolo a consegnargli la felpa della “Nike” del valore di 120 euro che indossava in quel momento.

Bullismo

In tutti gli episodi i due indagati hanno agito ai danni di loro coetanei ritenuti vulnerabili, non solo in relazione alla loro età ma soprattutto in quanto aggrediti da un “gruppo” mentre si trovavano da soli. Pur nel timore di ripercussioni ed a fronte persino del rifiuto iniziale di tornare a scuola, le vittime, sostenute dai loro genitori, hanno trovato il coraggio di denunciare le rapine patite e di chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine, consentendo così di individuarne i responsabili.

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