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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bambino muto parla, miracolo? Una "provvidenziale coincidenza"

Padre Enzo Poiana ha incontrato John Paul e la famiglia del piccolo che non aveva mai detto una parola fino a lunedì 8 settembre. Il giorno prima una coppia di amici dei genitori aveva chiesto la grazia a Sant'Antonio

Se sia stato o meno un miracolo, questo saranno una commissione medica e l'autorità ecclesiastica del Massachusetts a dirlo. Intanto però padre Enzo Poiana, rettore della basilica di Sant'Antonio, ha incontrato personalmente il piccolo John Paul, il bambino di 8 anni, muto dalla nascita, che lunedì 8 settembre aveva detto per la prima volta "mamma", dopo che una coppia di amici dei genitori aveva chiesto la grazia per lui davanti alla reliquia del Santo esposta nella chiesa di Sant'Antonio dei Maroniti in Springfield, nel Massachusetts.

"PROVVIDENZIALE COINCIDENZA". Il bambino è stato accompagnato nella chiesa di Sant'Antonio dalla mamma, dalla nonna, dalla bisnonna e da un prozia. Il papà è rimasto a casa con l'altro fratellino di 4 anni. Insieme a padre Poiana, che in questi giorni si trova in America, a Springfield, per una missione pastorale, al seguito delle reliquie del Santo, anche padre George Zina, parroco maronita di Sant'Antonio a Springfield, nel Massachusetts. Una "provvidenziale coincidenza", l'hanno definita i due religiosi. "Domenica pomeriggio la coppia di amici della famiglia era presente alla celebrazione nella chiesa di sant'Antonio di Springfield. Al termine della celebrazione, avendo ricevuto il 'Caro sant'Antonio' su cui poter scrivere la propria preghiera, ha pensato di affidare al Santo il bambino in questione. Ciò è avvenuto a tarda ora. Il giorno successivo, presente la madre e due persone, di cui una terapista del bambino che gli insegna a comunicare attraverso i segni, il bambino chiama a chiara voce per la prima volta e per due volte consecutive la propria madre con la parola più dolce: mamma".

DUE TESTIMONI. "La madre, dopo la piacevole e commovente sorpresa, pensa di avere sognato - raccontano i due sacerdoti - ma la conferma delle altre due persone, stupite anch'esse, fuga ogni dubbio. Viene chiesto al figlio che cosa ha detto e lui attraverso il tablet manifesta la sua coscienza e dice di aver detto mamma. La madre e le due donne presenti rimangono soprese di quanto accaduto anche perché i medici avevano escluso a più riprese la possibilità per il bambino di comunicare verbalmente. La madre si reca al lavoro e, prima di rivelare il fatto, riceve dall'amica la notizia che la sera prima, lei e il marito, avevano chiesto a sant'Antonio un segno di speranza per il bimbo e la famiglia. Le nonne, venute a conoscenza del fatto, lo interpretano come una grazia del Santo, che ridà speranza circa la possibilità del bambino di imparare a parlare.

IL BAMBINO. John Paul (Giovanni Paolo) è nato prematuro a sei mesi. Il suo peso alla nascita era di 900 grammi. Il bambino è affetto da aprassia motoria moderata e verbale grave. Ha otto anni e vive in una famiglia formata da mamma Jacquelyn, dal padre e dal fratello minore normodotato di 4 anni. La famiglia abita nei pressi di Boston. John Paul ha subìto diversi interventi chirurgici per risolvere consistenti problemi dovuti alla nascita prematura. Oggi fisicamente sta molto meglio e viene educato a comunicare con i segni e ad utilizzare un tablet finalizzato a tale scopo. John Paul dimostra di avere coscienza della realtà e di essere in grado di esprimere la propria volontà attraverso il tablet e di comunicare i propri sentimenti attraverso il linguaggio dei segni.

UNA "GRAZIA". "Dopo esserci consultati con le parti interessate - hanno concluso padre Poiana e padre Zina - sembra difficile per il momento esprimere un giudizio in merito all'accaduto. Si può dire che c'è stata una provvidenziale coincidenza tra la preghiera degli amici e il fatto stesso. Certamente è stata una grazia per la madre che ha sentito per la prima volta il figlio dire "mamma" per due volte di seguito; una grazia perché ha ridato speranza a dei genitori provati dalla sofferenza per le condizioni del figlio. Ora il giudizio non è di nostra competenza. Bisognerà attendere visite specialistiche e gli eventuali progressi del piccolo John Paul".

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