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Cronaca

Cardiopatie congenite, missione dell'università di Padova in Nepal

Il team multidisciplinare padovano ha iniziato un programma di formazione teorica e sul campo per valutare e superare le criticità presenti in una paese in via di sviluppo con limitate risorse sanitarie

Si è conclusa da poco, la prima missione ufficiale a carattere scientifico-didattico in Nepal, in cui il team multidisciplinare di esperiti padovani, coordinati dal professor Giovanni Stellin - direttore dell’Unità operativa complessa di cardiochirurgia pediatrica e cardiopatie congenite e direttore della Scuola specialità cardiochirurgia - ha iniziato un programma di formazione teorica e sul campo per il trattamento delle cardiopatie congenite, al fine di valutare e superare le criticità presenti in una paese in via di sviluppo con limitate risorse nel settore sanitario.

MISSIONE MEDICA IN NEPAL. In seguito al periodo di formazione specialistica "training clinico" (durato 3 anni), svolto nell’Uoc di Cardiochirurgia pediatrica e cardiopatie dell’università di Padova, il dottor Anil Bhattarai sta cominciando infatti un programma per la correzione delle cardiopatie congenite a Kathmandu, in Nepal. Ed è proprio in seguito agli accordi di collaborazione sanciti tra le università di Padova e Pokhara University che il team padovano ha fornito la sua preziosa assistenza tecnica chirurgica durante la correzione di cinque pazienti.

LEZIONI TEORICO-PRATICHE. Non solo, il fittissimo programma scientifico è consistito anche in lezioni teorico-pratiche sulla correzione delle cardiopatie semplici e complesse, su tecniche di approcci mini-invasivi per la correzione di cardiopatie semplici, di correzione di pazienti adulti con cardiopatie congenite, di perfusione e di circolazione extracorporea e di gestione postoperatoria del paziente affetto da cardiopatie congenite.

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