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Cronaca Monselice

Autopsia choc: il giovane pugile ucciso da un cazzotto

Edoardo Zattin, 18 anni, la sera del 22 febbraio si è allenato per l'ultima volta in palestra a Monselice. Dalla ricostruzione avrebbe scambiato i guantoni con un collega di Rovigo. Poi il malore

Esiti dell'autopsia su Edoardo Zattin choc: ad uccidere il ragazzo di 18 anni di Este che si stava allenando nella palestra Dojo Team di Monselice sarebbe stato un cazzotto sferrato all'altezza dell'orecchio sinistro. Il dramma si era consumato nel tardo pomeriggio del 22 febbraio. Ad oggi, tuttavia, il decesso del giovane atleta presenta ancora parecchi lati oscuri su cui gli investigatori, con l'ausilio della scienza dovranno lavorare. Uno dei punti chiave è l'utilizzo o meno del caschetto protettivo nell'allenamento che di fatto ha decretato la morte del ragazzo. Non ci sono ancora persone iscritte nel registro degli indagati. La Procura indaga al momento per omicidio colposo. 

Il 22 febbraio

Un giorno come tanti altri. Edoardo è andato a scuola, poi è tornato a casa per studiare e in serata è andato ad allenarsi. Nulla che facesse presagire ad un epilogo così drammatico. In palestra si trovavano tre istruttori di boxe e cinque atleti tra cui Edoardo. L'ultima seduta di allenamento la vittima l'ha affrontata con un ragazzo di Rovigo di 35 anni. Il pugno fatale all'orecchio il diciottenne di Este l'avrebbe incassato tra le 19,15 e le 19,25. L'allarme ai soccorritori è scattato alle 20,15. La lesione devastante riportata dall'atleta ha comportato la frattura della teca cranica con emorragia interna. A questo si aggiungono lesioni sulla parte destra dell'encefalo. Edoardo, fin da subito ricoverato in Neurochirurgia ha cessato di vivere la mattina di 24 febbraio senza mai riprendere conoscenza. 

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