
Squadra mobile schierata per l'espulsione
Pugno di ferro contro la criminalità, Montemagno: “Chi delinque allontanato dalla città”
Il servizio di prevenzione intensivo ha condotto all'arresto di due pusher tunisini. Fermato anche lo stalker ambientale dell'Arcella
“Per tutto ciò che è accaduto negli ultimi giorni abbiamo dato delle risposte. Il servizio di prevenzione del crimine ha permesso d’intercettare soggetti facinorosi, che contribuivano a diffondere uno stato di malessere generale”. Dalle parole ai fatti. Così il nuovo questore Vincenzo Montemagno presenta l’operato della polizia, impegnata dalle 14 di ieri a identificare per l’intera nottata immigrati dediti a spaccio di droga, furti e aggressioni.
IMMIGRATI CRIMINALI ESPULSI. Insomma, vero e proprio pugno di ferro contro pusher, ladri e malviventi di vario genere. Il giro di controlli ha consentito d’individuare 15 stranieri poi portati in questura. Oggi, dopo le 14, i poliziotti li hanno trasportati su una camionetta fino ai Cie (Centro immigrazione ed espulsi) per l’espulsione dal territorio nazionale. “Tutte persone note alle forze dell’ordine – rivela l’ispettore capo Marco Calì – la maggior parte, infatti, vantava dei precedenti per spaccio di stupefacenti”.DUE ARRESTI. In collaborazione con il commissariato della Stanga, i poliziotti hanno riconosciuto 11 tunisini e 2 magrebini con innumerevoli reati alle spalle. Due, invece, gli arresti per detenzione di droga. In manette sono finiti Mourad S. (26 anni) e C. M., classe 1993, entrambi originari di Tunisi e senza fissa dimora. Erano in possesso rispettivamente di 10,17 e 49, 68 grammi di eroina. Il primo bloccato ieri pomeriggio alle 16.40 lungo corso del Popolo, l’altro alle 18.45 nel sottopasso ferroviario. È singolare che fra i due pusher tunisini, fosse proprio il minorenne ad avere un quantitativo maggiore di sostanza stupefacente.