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Cronaca

Morgagni, università identifica 250 anni dopo le spoglie del professore

Fondatore della medicina moderna, studioso di anatomia dell'ateneo patavino dal 1711 al 1771, simbolo della storia di Padova. Per anni era stato impossibile identificare la sua salma, conservate tra altri resti

Giovanni Battista Morgagni, professore di anatomia all’università di Padova dal 1711 al 1771, è considerato il fondatore della medicina moderna e uno dei protagonisti simbolo nella storia dell’ateneo patavino. Benché si sapesse dove fossero state riposte le sue spoglie, per anni è stato impossibile identificare con certezza, tra i molti resti contenuti nella stessa tomba, quali appartenessero al genio nostrano. Ora, grazie ad un'équipe di studiosi dell'università di Padova, il mistero è stato finalmente svelato.

GIALLO SULLA TOMBA. Morgagni morì il 5 dicembre 1771 alla veneranda età di 89 anni e venne sepolto nella Chiesa di San Massimo, dove trovarono sepoltura anche la moglie e cinque dei suoi 15 figli. Nel 1868 e nel 1900 furono eseguite due ricognizioni nella tomba, dove risultavano custoditi i resti di molti individui e non fu possibile stabilire con certezza quali fossero le spoglie di Morgagni.

LA SCOPERTA. Nel 2011 un gruppo di ricercatori dell’università di Padova, guidati dal delegato del rettore per la promozione della tradizione storica e dell’immagine internazionale della scuola medica padovana, professor Gaetano Thiene, ha condotto una nuova esumazione con un approccio di studio multidisciplinare storico, antropologico e biologico. I risultati della ricerca hanno condotto con certezza alla identificazione molecolare dei resti di Morgagni.

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