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Morte Ennio Doris, Zaia: «Se ne va un pezzo di storia, sono profondamente scosso»

«Ricordo che fu sua la prima telefonata che ricevetti durante la pandemia, nella quale mi diede da subito la disponibilità a fare la più grande donazione perché potessimo curare e salvare vite umane»

«Quello odierno è stato un gran brutto risveglio. Sono profondamente scosso dalla morte di Ennio Doris, per il quale ho sempre avuto stima e ammirazione. Se ne va un pezzo di storia, un’icona nazionale e non solo, un galantuomo che amava la sua terra e comunque ha sempre dimostrato di avere una visione unica. Del resto solo un grande poteva fare cose grandi come quelle realizzate da Doris». Così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ricorda la figura dell’imprenditore Ennio Doris, scomparso nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 novembre.

Il ricordo

«Di lui - prosegue Zaia - ho un ricordo di un uomo innamorato della vita e dell’ottimismo. Ricordo prima di tutto il suo sorriso e ricordo che fu sua la prima telefonata che ricevetti durante la pandemia, nella quale mi diede da subito la disponibilità a fare la più grande donazione perché potessimo curare e salvare vite umane. Oggi - conclude Zaia - lo salutiamo sgomenti. Rivolgo le mie condoglianze e la totale vicinanza della nostra comunità alla moglie, ai figli, ai nipoti e a tutti quanti gli hanno voluto bene».

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