
La foto dell'epoca
Addio a Dario Fo, il ricordo di Fabio Di Stasio: "Li premiai quando vinsero il Giotto d'oro"
Il direttore di Artigianfidi Padova e presidente dell'Upi, parla della serata: "Ero emozionato. La scelta su Fo-Rame intese premiare il coraggio dei due artisti nell'instancabile nobilitazione del genere comico"
La cultura italiana perde uno dei suoi più grandi protagonisti. Dario Fo è morto a 90 anni all’ospedale Sacco di Milano dove era ricoverato da 12 giorni per problemi polmonari. Nato a Sangiano, in provincia di Varese, il 24 marzo 1926, Dario Fo è stato, tra le altre cose, drammaturgo, attore, regista e scrittore. Un uomo di cultura a tutto tondo che Padova ha ospitato quattordici anni fa.
A PADOVA. "Era il 5 dicembre del 2001 e a consegnare a Dario Fo e Franca Rame il ''Giotto d'Oro'', premio cinematografico alla carriera proprio quell'anno aperto anche all'attivita' teatrale, c'ero anch'io, emozionato come un ragazzino". Nel giorno della scomparsa di Dario Fo, Fabio Di Stasio, oggi direttore di Artigianfidi Padova e presidente dell'Upi, ricorda quella serata padovana con particolare trasporto. "Ricordo - continua Di Stasio che a quel tempo ricopriva il ruolo di direttore all'Upa - che i due artisti erano arrivati la sera precedente per uno spettacolo al Supercinema. Il giorno successivo ricevettero in premio un oggetto d'arte creato su disegno di Gio' Ponti e realizzato a smalto da Gabriella Gabrini, allieva del maestro smaltatore padovano Paolo De Poli. "Il "Giotto d'Oro" - conclude Di Stasio - era un premio promosso dall'Unione Artigiani, da Padovafiere e da Promovies e la scelta su Fo-Rame intese premiare il coraggio dei due artisti nell'instancabile nobilitazione del genere comico e per la capacità di conquistare al teatro anche spazi e consensi fuori dall'istituzionalità. Anzi, direi soprattutto fuori dall'istituzionalità".
MONSELICE. A Monselice, nel 2014, Fo fu presente quando fu intitolato alla moglie un platano in suo onore.