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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

E’ morto l’industriale Dino Marchiorello, ex patron delle Officine Meccaniche Stanga

Nato a Cittadella ma residente a Rosà, nel Vicentino, è stato presidente della banca Antonveneta e della Federazione Industriali del Veneto. E' mancato all'età di 92 anni

E’ morto all’età di 92 anni Dino Marchiorello: l’industriale, nato a Cittadella ma residente a Rosà, nel Vicentino, è stato il proprietario delle Officine Meccaniche della Stanga

LA CARRIERA. Marchiorello partecipò attivamente alla guerra partigiana e si laureò giovanissimo in Giurisprudenza all'università di Padova. All’inizio della sua carriera ha affiancato il padre nella gestione dell'azienda di famiglia operante nel settore delle costruzioni e delle grandi riparazioni dei rotabili ferroviari e dei veicoli militari speciali, dimostrando subito un talento che consente alla società di assumere una posizione leader nel settore. Negli anni è stato proprietario della “Officina Meccanica della Stanga S.p.A” di Padova, consigliere delegato delle “Officine di Cittadella S.pA” di Cittadella, presidente della Banca Antoniana e della Federazione degli Industriali del Veneto. 

IL RICORDO DI CONFINDUSTRIA. "La notizia della scomparsa di Dino Marchiorello colpisce profondamente la nostra Associazione. Partecipo il cordoglio e la vicinanza, mia personale e di Confindustria Padova, ai figli Alessandra, Berica e Piero e al fratello Giovanni". Così il presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco ricorda Marchiorello. "Con la sua scomparsa - continua Finco - l’industria padovana perde un’altra figura fondamentale nell’industrializzazione di questo territorio dal dopoguerra ad oggi, a cui diede un contributo importante con aziende storiche come la 'Officina Meccanica della Stanga' o le 'Officine di Cittadella', in un settore, quello della costruzione dei rotabili e dei veicoli ferroviari, tanto importante per l’industria nazionale, seppur non esente da problematiche e criticità che negli anni più recenti ne hanno condizionato la tenuta. Ma Dino Marchiorello ha legato il suo nome e l’impegno anche al mondo del credito, guidando la fusione tra Banca Antoniana e Popolare Veneta da cui nacque Antonveneta, nutrendo la visione e la consapevolezza del valore del presidio territoriale nella gestione del credito, e quale impulso avrebbe potuto dare alla crescita del sistema imprenditoriale veneto. Un disegno che, soprattutto oggi, ci manca".

SORANZO (PROVINCIA). “Figure come Dino Marchiorello rappresentano l’emblema dell’eccellenza industriale che il territorio padovano ha saputo esprimere dal dopoguerra a oggi. Se ne va un pilastro dell’economia veneta, un uomo che ha saputo sempre guardare oltre e guardare al bene della comunità con il duro lavoro e l’impegno ai vertici di Confindustria Padova prima e di Antonveneta poi. Proprio la fusione da lui guidata tra Banca Antoniana e Popolare Veneta, testimoniano la capacità e la grandezza, soprattutto umana, che persone come Marchiorello hanno avuto nel dare valore al presidio territoriale della gestione del credito. Sono esempi di imprenditori veri che avevano a cuore il futuro del territorio e che ci lasciano un’enorme eredità di valori, oltre alla grande responsabilità di non disperderli. A nome mio personale e di tutta la Provincia esprimo vicinanza e cordoglio alla famiglia, ai figli e al fratello”. Sono le parole del presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo alla notizia della scomparsa di Dino Marchiorello.

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