Mandria, morì investito in cantiere Vedova inaugura pista ciclabile
Un cippo sul nuovo percorso che collega il quartiere di Padova al ponte del Bassanello ricorda Savio Domenico Armeli Cartilazzone, l'operaio 52enne falciato un anno fa dal direttore di banca "pirata"
Non un taglio del nastro come tanti. Sabato, ad inaugurare il nuovo tratto della pista ciclabile di oltre 3 chilometri che collega in sicurezza la Mandria al ponte del Bassanello c'era una "testimonal" davvero particolare. Guidata da un'incredibile forza d'animo, a sforbiciare il tricolore c'era la vedova di Savio Domenico Armeli Cartilazzone, l'operaio siciliano 52enne residente da tanti anni a Spinea, morto dopo essere stato investito da un'auto lungo il cantiere.
L'INCIDENTE. In memoria dell'uomo è stato collocato anche un cippo sul percorso. L'incidente risale all'ottobre 2012 ed aveva scosso non solo il quartiere ma l'intera città. Cartilazzone stava rifacendo le strisce pedonali di via Armistizio quando, poco dopo le 9, è stato investito e trascinato per diversi metri da un'auto pirata. Il conducente, un direttore di banca 59enne di Montegrotto, stava scappando dopo aver già tamponato un'auto e, proseguendo impassibile la sua corsa fino al posto di lavoro, lo sportello bancario all'interno dell'aeroporto Allegri in via Sorio, qui era stato bloccato e arrestato dagli agenti della questura.
LA CICLABILE. Un'opera attesa da tempo, la ciclabile, che assieme alla nuova bretella per Abano Terme permettere di migliorare la qualità urbana della Mandria e della Paltana. Nel costruirla sono stati mantenuti i parcheggi vicino ai negozi e con l'occasione è stato rinnovato l'impianto dell'illuminazione pubblica che ora consente un risparmio energetico del 30 per cento rispetto al precedente.
