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Cronaca

È morto Paolo Pizzocaro, il principe delle scarpe da ballo Paoul

I funerali del fondatore della storica maison padovana si terranno venerdì 15 marzo a Villatora di Saonara

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Amava l'arte, Paolo Pizzocaro. Fondatore della storica maison italiana Paoul, leader in Italia e tra i primi all'estero nella produzione di scarpe da ballo. L'arte in tutte le sue forme, a cominciare proprio dal ballo che l'aveva spinto a fare di una passione, un sogno impreditoriale.

Si è spento stanotte all'Ospedale Sant'Antonio di Padova all'età di 68 anni, dopo una lunga malattia, circondato dall'affetto dei sui cari: dalla moglie Maria Teresa, da sempre al suo fianco - ispiratrice e sostenitrice - e dalle figlie Katia e Cinzia, che già da tempo guidano l'azienda di famiglia continuando quel sogno con impegno e grande rispetto.

I funerali saranno celebrati nella Chiesa parrocchiale di Villatora di Saonara (Pd), il giorno venerdì 15 marzo 2013 alle ore 10:30.


CHI ERA. Paolo Pizzocaro è stato il fondatore del brand Paoul, storico marchio delle calzature da ballo. Era l'esponente di una famiglia che ha portato nel mondo il Made in Italy in un settore di nicchia - quello del ballo, della danza e del teatro - a partire dalla sua costituzione nel 1967, quando Paolo decise di intraprendere il mestiere di artigiano. L'azienda, inizialmente in due piccole stanze dove abitava con la famiglia, e dove, negli stessi spazi, si lavorava con poche macchine, si trasferì in un secondo tempo in un capannone che, per l'epoca, era una grande struttura. La sera andava a ballare con la moglie e, lì, qualcuno chiedeva a Paolo di realizzargli un paio di scarpe per ballare. Nasce proprio da qui il marchio Paoul, dalla voglia di un piccolo artigiano di realizzare un prodotto unico, tutto italiano. All'interno dello stabilimento attuale, dal 1996, Paolo decise anche di predisporre una "sala prove" dove i migliori ballerini italiani ed internazionali hanno avuto ed hanno ancora l'occasione di allenarsi e testare così le scarpe perfette. Il desiderio di migliorare, sempre, si esprimeva per Paolo anche attraverso idee come questa: testare quotidianamente i nuovi prodotti da rendere impeccabili.

COM'ERA. Paolo Pizzocaro era un imprenditore che credeva nel lavoro, nella correttezza e nella trasparenza. Era uno di quegli uomini per cui la parola ancora contava qualcosa, anche nel lavoro. Ti dava una stretta di mano, ti guardava negli occhi e si fidava di te. Sono molti gli episodi che ritraggono la figura di un uomo che si era veramente fatto da sé e che, proprio per questo, lo rendeva una persona molto amata. A cominciare da quel primo divertente momento in cui, ai primissmi inizi, aveva recuperato un vecchio stampo, aveva tolto una stanghetta dalla R di Raoul e aveva detto: "Paoul, questi saremo noi, il nostro marchio". Infondo la moglie, Maria Teresa, era di origini francesi e lui si chiamava proprio Paolo. Un'ingenua creatività che solo uomini dalle passioni genuine possono avere. Era anche un uomo che riconosceva il valore della propria storia di artigiano e del proprio territorio, quello della Riviera del Brenta, tanto da decidere di raccogliere in un unico spazio, oggi divenuto un museo, tutti quegli arnesi e quei macchinari che l'avevano accompagnato negli anni e che lui stesso aveva personalizzato per realizzare calzature che sono opere geniali.

Il contributo che lascia va non solo alla sua famiglia, ma anche alla sua impresa, a cui ha dato successo e al Made in Italy che ha saputo fare grande.

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