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Cronaca

Caso di pertosse nel Rodigino, colpita una neonata di 40 giorni: trasferita a Padova

Il ricovero è avvenuto nei giorni scorsi. L'Ulss 5 polesana: "Sta bene ed è fuori pericolo"

In questi giorni, una neonata di 40 giorni colpita da pertosse è stata ricoverata all’ospedale di Rovigo. La bambina è stata in seguito
trasferita nella Pediatria di Padova, dove ora si trova ed è in via di guarigione.

NEONATA RICOVERATA A PADOVA. Lo ha comunicato con una nota l'Ulss 5 "Polesana": "Si tratta del primo caso di pertosse in una bambina così piccola nella nostra provincia dopo anni - si legge nel comunicato - negli anni scorsi sono stati registrati solo casi di malattia in bambini più grandi, soprattutto adolescenti. Per proteggere ancora meglio i neonati nei primi mesi di vita, in attesa della prima dose di vaccino e del completamento del ciclo vaccinale, l’Azienda Ulss 5 polesana sta valutando l’opportunità di estendere l’offerta della vaccinazione anti-pertosse anche alle donne al terzo mese di gravidanza, che in questo modo, visto che la copertura data dalla vaccinazione o dall’infezione naturale tende a calare nel tempo, possono passare gli anticorpi protettivi anti-pertosse al neonato mediante l’allattamento al seno".

LA MALATTIA. La pertosse è una malattia infettiva molto contagiosa, causata dal batterio bordetella pertussis, che si trasmette con le goccioline di saliva emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. È un'infezione che può colpire tutte le età, ma che, nei bambini piu piccoli, provoca la malattia nella forma più grave e pericolosa. Nei bambini con meno di un anno di età, possono insorgere complicanze gravi con danni invalidanti e permanenti: crisi di apnea legate alla presenza di muco denso nelle vie aeree durante gli accessi di tosse, emorragie sottocongiuntivali e del naso provocate dai colpi di tosse, otiti medie per la sovrapposizione batterica, polmoniti, broncopolmoniti. La complicanza più grave riguarda i danni a carico del sistema nervoso centrale (l’encefalopatia) che si verifica in 1-2 bambini su mille e può determinare paralisi, ritardo mentale ed altri disturbi neurologici. Altre complicanze meno frequenti sono enfisema, pneumotorace, convulsioni, ernia ombelicale, prolasso rettale e svenimenti. La pertosse può anche essere causa di morte specie nei bambini di età inferiore all’anno tra i quali si registrano circa 2 decessi ogni mille casi di malattia Nell’adulto la malattia si manifesta in forma più lieve ed atipica: oggi l’adulto viene considerato come una riserva dell’infezione della pertosse, il mezzo di diffusione dell’infezione a neonati, lattanti e bambini suscettibili.

LA VACCINAZIONE. "La vaccinazione è lo strumento prioritario per arginare l’infezione da pertosse", specifica l'Ulss 5, che sottolinea: "Anche il Veneto, al pari del trend nazionale, ha registrato negli ultimi anni un rilevante calo della copertura vaccinale, e la ricomparsa di infezioni che non si vedevano da anni ne è la dimostrazione pratica. Si registra però un calo nelle coperture vaccinali per tutte le vaccinazioni. Quelle più preoccupanti sono per l’esavalente (anti-difterite, anti-tetano, anti-pertosse, anti-poliomielite, anti-epatite b, anti-haemophilus b) nel primo anno di vita, e quelle per la vaccinazione antimorbillo, anti-parotite, anti-rosolia al secondo e quinto anno di vita".

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