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Cronaca

Neonato in fin di vita, Padova si precipita a Udine con l'Ecmo: salvo

Un piccolo neonato è riuscito a sopravvivere grazie al posizionamento dell'assistenza Ecmo fin dal viaggio per il trasferimento dall'ospedale di Udine a quello patavino. Il piccolo è stato dimesso in ottime condizioni

Un piccolo paziente appena nato è stato salvato ed è ritornato a casa tra le braccia dei suoi giovani genitori, con la prospettiva di una vita normale, grazie alla tempestiva collaborazione tra Padova e Udine.

L'EMERGENZA DA UDINE. Dopo una chiamata emergente dell'ospedale di Udine per un neonato di soli due giorni a rischio di vita per inalazione da meconio che aveva solo una possibilità di sopravvivere - non rispondendo alle cure convenzionali massimali (l'inalazione da meconio è un evento connatale  che comporta aspirazione di liquido amniotico da parte del feto e che dopo la nascita si manifesta come polmonite chimica grave e ostruzione meccanica dei bronchi, se non trattato causa rapida morte per asfissia o danni neurologici permanenti) - i medici della Patologia neonatale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine hanno chiesto all’Azienda ospedaliera di Padova l’impianto dell’Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana).

IL TRASFERIMENTO A PADOVA. Il team “Ecmo neonatale” patavino si è precipitato verso la città friulana con al seguito un cardiochirurgo pediatra, un neonatologo, un perfusionista e gli infermieri della patologia neonatale, e ha potuto posizionare il neonato durante il viaggio in ambulanza attrezzata con assistenza Ecmo trasferendolo, collegato alla macchina, da Udine a Padova.

IL BAMBINO STA BENE. Il neonato in difficoltà, assistito dall’Ecmo già a Udine, è stato trasferito a Padova senza complicanze, ed è stato trattato per 3 giorni nella struttura sanitaria patavina, nella Terapia intensiva post operatoria della Cardiochirurgia pediatrica grazie alla stretta collaborazione tra cardiochirurghi pediatri e neonatologi del Dipartimento per la salute della donna e del bambino e tecnici perfusionisti. Il bambino è stato quindi ritrasferito a Udine dove, dopo le cure, è stato recentemente dimesso in ottime condizioni.

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