No ai Cie, flash mob per contestare il sindaco davanti al municipio
Giovedì, una trentina di studenti e precari del Bios Lab hanno manifestato contro le recenti dichiarazioni di Ivo Rossi sulla necessità di apertura di un Centro di identificazione ed espulsione per irregolari in Veneto
Hanno costruito un recinto per rappresentare la gabbia di un Cie (Centro di identificazione ed espulsione per immigranti irregolari), con all'interno dimostranti dalle labbra simbolicamente cucite per riprendere la ultime manifestazioni di protesta che hanno coinvolto i reclusi in diversi Cie italiani. Autori del flash mob andato in scena giovedì mattina davanti al municipio, una trentina di studenti e precari del Bios Lab che così hanno voluto manifestare la propria contrarietà ai Cie in genere e il dissenso nei confronti del giro di vite in materia di sicurezza messa in atto in città a seguito dell'escalation di criminalità registrata negli ultimi tempi.
SINDACO CONTESTATO. Nel mirino dei manifestanti è finito il sindaco reggente Ivo Rossi: "Dopo mesi di continue e folli politiche securitarie e le recenti dichiarazioni sulla necessità di apertura di un Cie in Veneto, abbiamo deciso di mostrargli quale sarà la risposta se questo clima dovesse proseguire". Gli attivisti hanno anche rilanciato la campagna #padovatrema, per segnalare abusi di potere delle forze dell'ordine nell'abito dell'inasprimento dei controlli cittadini.
