NoExpo, l'agente ferito: "Non ce l'avrei fatta senza i miei colleghi"

"È un grande onore, per me come per qualsiasi altro collega, ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro a servizio della legge. Per questo la mia promozione non è solo mia, ma di tutte le donne e gli uomini che svolgono questo mestiere con attaccamento alla divisa, e che in questo momento io rappresento". Sono le parole di Alessio Padovano, l'agente del Secondo reparto Mobile di Padova rimasto ferito ad una gamba dopo essere stato colpito da una molotov nel corso della manifestazione "NoExpo", in occasione dell'apertura dell'Esposizione internazionale a Milano, degenerata nei violenti scontri dei black bloc lo scorso venerdì 1 maggio.

LA PROMOZIONE. Padovano, martedì, nella sede dell'associazione nazionale di polizia a Milano, è stato promosso per meriti speciali dal capo della polizia Alessandro Pansa. Un apprezzamento che l'agente racconta con emozione e devozione: "Vorrei precisare che, senza squadra e contingenti, senza lavoro di unione e voglia di aiutarci l'un l'altro, non potremmo mai affrontare momenti così difficili. Solo questo sentimento ha permesso a me, come agli altri colleghi colpiti e feriti, di ricompattarci e continuare il nostro lavoro fino alla fine del servizio".

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GLI SCONTRI. C'è una buona probabilità per chi svolge questo mestiere di incorrere in situazioni di criticità, anche se, come spiega Padovano, "questa di NoExpo è stata particolarmente pericolosa e violenta": "Qualsiasi uomo prova paura in questi frangenti - confessa - anche se noi veniamo addestrati per essere pronti ad affrontare con alta professionalità situazioni complesse. Fondamentale per me è stato l'intervento tempestivo dei miei compagni che ha impedito conseguenze più gravi e mi ha permesso di portare a termine il servizio".