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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Furti di trattori e rimorchi: nei guai il "capo" dei nomadi, indagato con altre sei persone

Chiusa l'inchiesta del pubblico ministero Benedetto Roberti. Le accuse sono, a vario titolo, di furto aggravato e ricettazione. I fatti contestati sono stati commessi tra il 2014 e il 2015

Il "capo" dei nomadi di via Bassette (il campo è stato smantellato dalla giunta Bitonci lo scorso luglio e i suoi occupanti sono stati alloggiati nelle case Ater del Comune) torna a far parlare di sé. Già balzato agli onori delle cronache per avere donato un rene alla moglie (lo scorso marzo, in ospedale a Padova, si era radunata una calca di rom per dimostrare la propria vicinanza alla coppia di coniugi), questa volta il suo nome compare nelle pagine del fascicolo legato ad un'inchiesta, ormai conclusa, coordinata dal pubblico ministero padovano Benedetto Roberti: l'uomo, 50 anni, papà di 11 figli, è iscritto nel registro degli indagati insieme ad altre sei persone. Le accuse sono, a vario titolo, di furto aggravato e ricettazione.

LE ACCUSE. Le indagini - come riportano i quotidiani locali - si riferiscono a furti di trattori e rimorchi avvenuti in due distinte occasioni: il primo la sera del 21 dicembre del 2014 e il secondo nella notte tra il 25 e il 26 settembre dell'anno successivo. Per quanto riguarda il primo episodio, nell'area gestita da una ditta all'interno dell'Interporto di Padova, la banda avrebbe scavalcato il cancello per poi rubare un trattore parcheggiato contenente merce per 5mila euro. Nel 2015, gli stessi avrebbero fatto sparire un semirimorchio da un'azienda in via Pieobon a Limena. Infine, con trattore e semirimorchio, si sarebbero diretti ad Albignasego, in una ditta in via Ragusa, dove avrebbero svuotato il mezzo appena rubato, allo scopo di rivendere la merce.

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