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Cronaca Correzzola

Rom non lavorano ma hanno mezzo milione di beni: negata la confisca

Dichiarazioni dei redditi pari a zero, nessun lavoro e un curriculum criminale di tutto rispetto; eppure immobili, automobili e terreni sarebbero stati acquistati quando non erano "socialmente pericolosi"

Nessuna dichiarazione dei redditi, una sfilza di precedenti, eppure una quantità di beni, tra terreni, case ed auto che, in assenza di un lavoro e delle relative entrate, e in presenza, invece, di numerosi reati, risultano quantomeno sospetti. Non è bastato però ad accogliere la richiesta del sostituto procuratore Roberto Piccione di sequestro ai fini della confisca di beni per mezzo milione di euro nei confronti di 4 nomadi, appartenenti a note famiglie di etnia rom, tutti residenti a Correzzola.

NEGATA LA CONFISCA DEI BENI. I soggetti, che vivrebbero di attività illecite, tra cui lo sfruttamento di minori per accattonaggio, già indagati o condannati per reati di varia natura, secondo la sentenza emessa dal tribunale di Padova, come riportano i quotidiani locali, non sarebbero stati "socialmente pericolosi" al momento dell'acquisto dei beni in questione, parte dei quali sarebbe stata comprata con il denaro di un nonno benestante.

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