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Cronaca

Nuovo ospedale, sfogo dell'ad Dario "Basta temporeggiare: facciamo"

Il direttore generale dell'azienda ospedaliera, giovedì ha manifestato il suo disappunto per i tempi lenti del progetto per il nuovo polo ospedaliero di Padova: "Medici migliori vanno via. Coinvolgere sanità"

"Stiamo investendo 50 milioni di euro per dare livelli di sicurezza minimi e di questo i pazienti non si accorgeranno di niente. È così che dobbiamo lavorare? Il Giustinianeo è bellissimo, ha fatto il suo tempo, è ancora splendido per alcune cose ma non è più gestibile". È lo "sfogo" del direttore generale dell'azienda ospedaliera di Padova Claudio Dario.

NUOVO OSPEDALE: La cronistoria di un progetto che divide

PROGETTO A RILENTO. Una presa di posizione dettata dalla lentezza con cui sta procedendo il progetto per il nuovo ospedale padovano. "Negli ultimi anni - ha aggiunto - le decisioni sono cambiate già tre volte non ci sono alternative ad un nuovo ospedale che deve realizzarsi in tempi brevi. Non deve essere un monumento, deve essere una macchina, un facilitatore del nostro lavoro. Non stupiamoci altrimenti se le menti migliori vanno via. Il nuovo ospedale ci vuole, facciamolo e rapidamente".

COINVOLGERE LA SANITÀ. In merito alla collocazione, Dario ha detto che si tratta di valutazioni che spettano al Comune, ma ha ribadito la necessità di un coinvolgimento, fino ad oggi assente, di chi la sanità la fa concretamente. "Voglio credere a un tavolo congiunto cercando di capire i problemi assieme e di trovare le soluzioni - ha proseguito - Non abbiamo tempo e non possiamo rinviare sine die. Attendiamo valutazioni che sono di competenze del Comune, la programmazione urbanistica è del Comune, su come si fa un ospedale evidentemente bisogna sentire chi si occupa di sanità".


 

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