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Cronaca Via Corrado Jacopo

Nuovo ospedale in via Corrado "Zona a rischio idrogeologico"

L'ente ambientalista si oppone al sito indicato dalla giunta comunale per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Padova: "Nell'area non sono ammesse nuove edificazioni, lo dice la normativa comunale"

"Non c’è in tutto il territorio comunale sito meno idoneo all’edificazione del nuovo ospedale di quello attualmente individuato dalla giunta comunale". Lo dichiara Legambiente, con le parole del presidente onorario Sergio Lironi.

LA NORMATIVA. “Non siamo noi a sostenerlo – sottolinea Lironi - ma il Comune stesso, con la relazione geologica e la 'carta delle fragilità' allegate al piano di assetto territoriale (Pat) di Padova". Nella carta sono segnalate le zone a rischio idrogeologico: aree nelle quali eventuali nuovi interventi vengono condizionati alla realizzazione di opere di bonifica. Nel caso però delle aree di via Corrado - caso quasi unico in tutto il Comune - le indicazioni del Pat sono tassative. La carta delle fragilità le classifica come "del tutto non idonee all’edificazione: l’articolo 7.3 delle Norme tecniche stabilisce che in dette aree 'non sono ammesse nuove edificazioni'. C’è da chiederci come detta prescrizione sia sfuggita all’esame di chi ha avanzato la nuova proposta di localizzazione dell’ospedale o perché non ne sia stato fatto cenno nella relazione tenuta dal sindaco Massimo Bitonci alla commissione urbanistica di martedì scorso. L’impressione - prosegue Lironi - è che la fretta, dettata dalla necessità di fornire comunque una risposta alle scadenze imposte dalla Regione, sia stata anche in questo caso una cattiva consigliera".

NUOVO OSPEDALE: Tutti gli articoli su un controverso progetto

"NO FABBRICA DELLA SALUTE". “Per altro- continua - Legambiente ha sempre sostenuto che per giungere ad una scelta localizzativa appropriata vada considerata una ampia ed articolata gamma di fattori, per una nuova concezione degli ospedali e dell’assistenza sanitaria, e coinvolti in maniera approfondita gli attori sociali cittadini. Un ospedale moderno non può essere considerato semplicemente come una 'fabbrica della salute'. Fondamentali sono la sua dimensione umana, la vivibilità degli spazi, le relazioni anche visive con l’ambiente ed il paesaggio che lo circonda, l’integrazione con il territorio e la città. Un nuovo ospedale aperto alla città può essere l’occasione per rigenerare parti importanti dell’organismo urbano. La scelta localizzativa deve dunque derivare da una visione strategica del futuro della nostra città. L’elaborazione del progetto architettonico dell’ospedale - conclude - non può essere considerato un aspetto secondario della questione, delegandone in toto le competenze alla Regione od, ancor peggio, ad una società finanziaria operante in project financing".

BITONCI: "AREA SICURA". "Tranquillizzo i padovani - prosegue Bitonci - l'area di via Corrado è assolutamente sicura. Invito Lironi ad andare a controllare di persona lo stato dei lavori in atto, per le nuove edificazioni ad uso residenziale proprio in quell'area. Un'area dove insistono, peraltro, una chiesa, impianti sportivi, altre abitazioni ed edifici di importanza strategica per la città, quali la sede dell'Aps e l'ex gasometro. Il bollino rosso sul perimetro in esame – chiarisce – è stato posto nel 2009. Il motivo? Un probabile rischio allagamenti, che ad oggi risulta del tutto scongiurato, per i seguenti motivi: non è plausibile alcuna esondazione dei canali, in quanto il livello delle acque è controllato a monte e a valle e regolamentato da una serie di chiuse. Allo stato attuale, inoltre, risulta molto improbabile anche un cedimento delle arginature. Primo perché sono state rinforzate recentemente da lavori compiuti dal Genio Civile, secondo perché il progetto ne prevede un rafforzamento ulteriore, per le previste modifiche al sistema della viabilità, compresa la costruzione del ponte Stanga".

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