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Cronaca

Meriem, il comandante dei Carabinieri: "Qualcuno risponde sul web per suo conto"

La giovane potrebbe essere viva. La novità è emersa in occasione della presentazione degli obiettivi futuri del Comando provinciale per il 2018. Le forze dell'ordine puntano a combattere i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti

L'attività e gli obiettivi che il Comando Provinciale di Padova si pone per il 2018 sono la sicurezza dei giovani e il loro futuro”, dichiara il colonnello Oreste Liporace, “per contrastare gli effetti dell'insicurezza, della paura della criminalità e dei cambiamenti delle dinamiche sociali, fattori che influiscono negativamente sullo svolgimento ordinato della vita sociale, sullo stile di vita, sull'utilizzo quotidiano della città, sullo sviluppo economico e sul futuro delle generazioni. In un settore quale quello della sicurezza, in cui gli attori sono molteplici (enti locali, associazionismo di categoria, scuole, Forze dell'Ordine), i servizi espressi dai Carabinieri di Padova e della Provincia avranno lo scopo prioritario di prevenire e reprimere i reati di criminalità predatoria, nella consapevolezza del carattere parassitario di tale termine attesi i traumi violenti, la penosa sofferenza e la rabbia impotente che ingenerano nelle vittime, di assicurare una tranquilla circolazione per le strade, senza subire richieste di denaro, molestie, aggressioni, che comportano un abbassamento significativo della qualità della vita”.

CONTROLLI DI VICINATO.

“In tale ottica, sarà ulteriormente sviluppata la proiezione esterna, con servizi caratterizzati da elevata visibilità e mobilità, privilegiando quei quartieri in cui è maggiormente avvertito il bisogno di sicurezza. Occorrerà sviluppare una consapevole sinergia con i sistemi di collegamento alle cinque Centrali dei Carabinieri e alle 50 Stazioni presenti sul territorio. Nello stesso solco delle iniziative dell'ultimo scorcio dell'anno, si tenderà a garantire al cittadino la "vicinanza fisica" del Carabiniere, in un rapporto di conoscenza e fiducia, a cui rappresentare le problematiche locali, coinvolgendolo così nel processo di aumento della sicurezza, rifacendosi anche alle associazioni di categoria, agli insegnanti, ai parroci e ai rappresentanti delle Municipalità. Allo stesso modo, saranno incrementate le occasioni di incontri nelle scuole, nelle parrocchie, nei centri di aggregazione sociale, con i rappresentati di categoria al fine di migliorare il rapporto tra istituzione e cittadino”.

TERRORISMO E MERIEM.

La foreign fighter padovana Meriem Rehaily, condannata il 12 dicembre scorso a 4 anni di carcere per terrorismo potrebbe essere ancora viva. Lo ha spiegato il Comandante provinciale di Padova, il colonnello Oreste Liporace. “L’analisi delle connessioni virtuali fa capire che qualcuno sta rispondendo sui social network per conto di Meriem”, ha detto, “la giovane quindi è nelle condizioni di essere contattata”. La 22enne di origini marocchine scappata da Arzergrande nel luglio 2015 per andare in Siria ed arruolarsi con l'Isis, potrebbe essere scappata dai bombardamenti su Raqqa ed essere rientrata in Francia sotto falso nome.

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