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Cronaca

Odori molesti a Limena: verranno attivate sentinelle volontarie

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

"Sentinelle" volontarie formate dell'ARPAV, che monitoreranno la situazione odori per offrire a Regione, Arpav, Usl e Comune un quadro oggettivo della situazione che permetta un intervento efficace.

E' questo il prossimo importante passo per arrivare a una soluzione relativamente al problema degli odori molesti che provengono dai due impianti di biogas presenti nel territorio comunale di Limena.

"Lo scorso 5 agosto l'Assessore Maurizio Martinello ed io siamo stati ricevuti a Venezia dall'Assessore della Regione Veneto Giampaolo Bottacin - spiega il Sindaco Giuseppe Costa - Era presente anche Flavia De Rossi, del Comitato contro gli impianti, che ha consegnato a Bottacin le 1.300 firme raccolte nei mesi scorsi tra i cittadini". In quella sede l'Assessore ha concordato con la linea già decisa nel corso di un incontro in Municipio organizzato il 23 giugno scorso voluto dal Sindaco Costa e al quale hanno partecipato la Provincia, l'ARPA Veneto, l'ULSS16 di Padova, i Consiglieri di Minoranza Riccardo Zanon Capogruppo di Limena Attiva e Democratica e Silvia Compagnin per Limen.

Nel corso di quell'incontro ARPA Veneto ha proposto di predisporre un'indagine olfattometrica, in particolare nella frazione Tavello, per individuare le fonti odorigene e valutare con criteri tecnici la problematica. Successivamente l'Arpav valuterà i dati forniti per una conoscenza obiettiva del fenomeno e la ricerca di soluzioni migliorative. Nel medesimo incontro l'Arpav si è impegnata a fornire un corso di formazione per la Polizia municipale mirato al riconoscimento degli odori legati al funzionamento degli impianti a biogas e alla corretta applicazione della modulistica.

Sono ormai anni che la questione odori si trascina. "Nel 2013 abbiamo chiesto all'Arpav di effettuare analisi sull'impianto di Tosetto - spiega Martinello - ed è stata riscontrata la presenza di inquinanti tossici (PCB) all'interno. Da allora abbiamo mantenuto alta l'attenzione, tramite un monitoraggio continuo, e coinvolto gli enti preposti: Arpav, NOE, ULSS 16 e Regione. Abbiamo effettuato e sollecitato continui incontri, anche con la proprietà degli impianti e ottenuto diverse migliorie, che però non hanno sin qui portato ad una soluzione definitiva del problema. Nell'incontro del 23 giugno scorso abbiamo quindi concordato di[GV1] costituire un gruppo di cittadini volontari, non più di otto persone residenti nell'area, che dovranno seguire un corso di formazione di una giornata tenuto dall'Arpav a metà settembre. Avranno il compito di monitorare gli odori provenienti dagli impianti di biogas. Sulla base dei dati raccolti per l'Arpav sarà possibile capire la provenienza e da cosa sono prodotti (digestato, stallatico, altro…)".

"Un percorso che ha avuto l'avallo della Regione attraverso l'Assessore Bottacin - conclude il Sindaco - che si è impegnato a fissare un'ulteriore riunione per fare il punto una volta raccolti i dati. Non solo. Nell'occasione abbiamo sottolineato che esistono forti carenze normative in merito alla gestione di questi impianti, agli odori da questi emessi e alle ricadute sul territorio. L'Assessore ha quindi preso atto che in assenza di una idonea normativa l'Arpav sta predisponendo delle linee guida che ci si auspica verranno poi tradotte in Legge dalla Regione Veneto, come peraltro già fatto in altre Regioni italiane".

Gran parte delle "sentinelle" sono state individuate, ma, qualora vi fossero ulteriori volontari, sono pregati di contattare via mail l'Ufficio ambiente (ambiente@comune.limena.pd.it).

[GV1]

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