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Cronaca Monselice

"Officina criminale": un altro arresto per il maxi traffico di cocaina in provincia

L'indagine partita a gennaio sembrava conclusa con la carcerazione di cinque persone tra cui il boss dell'organizzazione. Invece a loro si aggiunge un quarto albanese

Nuovo capitolo nella maxi operazione dei carabinieri che da gennaio ha portato a sei arresti con cinque persone in carcere. A loro si aggiunge ora un nuovo membro accusato di spaccio di stupefacenti.

Il sesto arrestato

É un 39enne il nuovo protagonista dell'intricata indagine "Officina criminale" che sta tenendo impegnati i carabinieri della compagnia di Abano Terme dall'inizio dell'anno. L'uomo va a ingrossare le fila degli arrestati albanesi, quattro compreso lui, oltre ai due italiani. Residente ad Abano, è accusato di spaccio di droga in concorso per aver fatto parte dell'organizzazione che, sfruttando un capannone di Monselice, produceva e smerciava cocaina purissima.

Quattro arresti e la scoperta della droga a gennaio

Le indagini erano cominciate a gennaio, quando i militari appostati fuori dal fabbricato al civico 13 di via Piemonte, in zona industriale, hanno assistito alla scena che ha portato a galla il giro illecito. Artur Hysa, 39enne di Tribano, e il connazionale 34enne Jetmir Hallunaj sono stati visti cedere una pistola al 52enne Francesco Antonio Durante, noto per diversi precedenti. L'arma, nascosta dall'italiano e recuperata dai carabinieri, e una perquisizione del capannone nei giorni successivi, avevano portato a scoprire la raffineria di droga: cocaina purissima con l'85% di principio attivo, preparata e nascosta ovunque. I tre erano stati arrestati per ricettazione, cessione e detenzione di arma e, i due albanesi, anche per detenzione a fini di spaccio. A loro si era aggiunto il 37enne bresciano Alessio Zanini, trafficante internazionale e latitante scoperto a bordo di un furgone del Durante. Con due ordini di carcerazione sulle spalle, anche lui come gli altri era finito dietro le sbarre.

La svolta a ottobre

Dopo i primi arresti si è scoperto che Artur Hysa era di fatto il boss dell'organizzazione, che si circondava di soci per gestire il traffico all'ingrosso. Incarico affidato non solo ad Hallunaj ma anche a Florian Naci, vero e proprio anello di congiunzione tra la produzione e gli spacciatori al dettaglio. Per quest'ultimo l'arresto è arrivato il 23 ottobre, insieme a un secondo ordine di carcerazione per il boss già detenuto. Oltre a loro, si è scoperto che anche il coetaneo arrestato stamattina aveva un ruolo nella gestione del giro di cocaina. Sono dunque sei le persone finite in carcere a Padova e Rovigo, a vario titolo, nell'ambito dell'operazione.

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