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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Fontaniva

Omicidio di Fontaniva, interrogati abitué del posto in attesa autopsia

Gli inquirenti stanno facendo domande per capire cosa sia accaduto ad Alfredo Giacon in riva al Brenta a Fontaniva. I frequentatori di Ceo Pajaro sono stati convocati in caserma. Giovedì l'esame del cadavere

Proseguono le indagini degli inquirenti sul giallo della morte di Alfredo Giacon, ex titolare del bar "Borsa" nel cuore di Cittadella. Dopo i primi esami del medico legale sul corpo della vittima, l'ipotesi di omicidio si fa quasi certezza e i carabinieri stanno interrogando i cosiddetti "abitué" della zona di Fontaniva in cui è stato rinvenuto il cadavere. Al vaglio degli investigatori anche i tabulati telefonici del cellulare trovato a bordo dell'auto dell'uomo. Messaggi, ultimi numeri chiamati, per cercare di trovare informazioni utili a chiudere il caso.

VIDEO: Guarda le immagini del luogo del ritrovamento

LA DINAMICA. Luogo noto per frequentazioni appartate e coppiette nascoste, gli investigatori stanno cercando di scoprire cosa ci facesse lì il 72enne, chi potrebbe avere incontrato e chi possa essere stato il suo assassino. Già, perché le 4 botte sulla testa della vittima fanno pensare ad una colluttazione. Giacon, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato aggredito in cima al sentiero che conduce alla spiaggetta. Quattro colpi, di cui uno alla nuca, che hanno lasciato ferite nette, probabilmente provocate da un oggetto contundente acuminato, forse un sasso. Stordito e traballante, l'uomo si sarebbe trascinato lungo la stradina, dove sono state trovate tracce di sangue, fino ad abbandonarsi con la testa nel fiume.

Omicidio Fontaniva: i luoghi (foto: Alessandra Russo)

L'AUTOPSIA GIOVEDÌ. Da una prima analisi esterna sul corpo di Giacon, ancora sulla scena del delitto, non sono emersi segni che potrebbero ricondurre ad un annegamento per ingerimento di acqua. L'uomo potrebbe essere morto proprio a causa dei violenti colpi sul capo, dopo essere riuscito in qualche modo ad allontanarsi fino al fiume. Si esclude che qualcuno lo abbia portato fin là, data la mole del 72enne e l'assenza di tracce da trascinamento di un corpo. L'autopsia, prevista per giovedì, chiarirà le reali cause del decesso dell'ex titolare del bar "Borsa". Altra possibilità da vagliare, l'inalazione di acqua una volta svenuto in riva al Brenta.

LA RISERVATEZZA DI GIACON. Cosa sia accaduto a Ceo Pajaro, con chi abbia discusso il signor Giacon, perché si trovasse lì e cosa abbia provocato la morte del 72enne. Sono le questioni in sospeso su cui la caserma dei carabinieri di Cittadella sta indagando in queste ore e che, probabilmente, saranno in parte risolte dall'autopsia di giovedì. Intanto, in paese la voce della tragica fine di Alfredo Giacon si è diffusa a macchia d'olio. Ma nessuno sa spiegarsi l'accaduto, soprattutto perché, a quanto pare, l'uomo era un personaggio molto riservato, di cui pochi conoscevano l'indole e le abitudini.

IN PAESE A CITTADELLA. Il vecchio bar "Borsa" in questi giorni è stato preso d'assalto. Molte le domande su quell'uomo che per anni aveva mandato avanti la baracca, conosciutissimo in paese, almeno fino a una quindicina di anni fa, quando ha smesso di lavorare nel locale. I nuovi gestori di lui sanno ben poco: "Sono passati oltre 15 anni - ci spiegano - e diverse gestioni si sono succedute. Di qui non passava mai, quindi non sappiamo granché, anche se vediamo le foto del nostro bar sui giornali". Ci dicono di domandare agli anziani del posto. Uno di loro accetta di parlare e ci rivela: "Un tempo era noto a Cittadella, tutti conoscevano Giacon del bar Borsa, poi non abbiamo più avuto sue notizie, è scomparso, non si è più fatto vivo". C'è chi è perplesso e parla di una sua seconda vita, quella che potrebbe essergli costata cara: "Frequentava persone poco raccomandabili, per lo più stranieri. Poi si aggirava in quei posti.."

I VICINI NON LO CONOSCEVANO BENE. Ma sono tutte ipotesi di un paese stordito da una morte che lascia ancora molti punti interrogativi. Barricati in casa i familiari che, al mattino, hanno persino abbandonato l'abitazione per essere lasciati in pace. Non vogliono parlare e, come loro, una vicina: "Non ho nulla da dire, era una persona brava e onesta. In questi giorni si stanno dicendo cose orribili sul suo conto". Sono in molti invece, nel quartiere, a non avere mai conosciuto Alfredo Giacon, nonostante abitassero a pochi metri di distanza. "Non so neanche che faccia abbia" ci dice una signora di via Campanello a Facca di Cittadella, dove risiedeva il 72enne. Stessa cosa ci ripete poco dopo la dipendente di un'attività poco distante dall'abitazione dei Giacon: "Lavoro qui da anni e non ho mai saputo nulla di lui. Lo conosco ora che ho scoperto che è morto".

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