Si è svolta nel pomeriggio di oggi, giovedì 25 maggio, l'udienza preliminare per l'omicidio di Mattia Caruso Valentina Boscaro sarà processata in Corte d'Assise.

Difesa

Eppure il difensore di Valentina, Ferdinando Bonon, ha insistito sul fatto che la giovane avrebbe ucciso, ma senza la reale intenzione di volerlo fare. Quello di Mattia Caruso sarebbe quindi un omicidio preterintenzionale, secondo la tesi della difesa. Se fosse passata questa ricostruzione si sarebbe trattato di un reato non punibile con l’ergastolo e il processo non sarebbe da celebrare davanti alla Corte d’Assise. La giudice, Beatrice Alcaro, è stata però di tutt'altro avviso.

Processo

Rimane quindi l’accusa di omicidio volontario aggravato, oltre che di calunnia, che è poi quello che ha sostenuto il pubblico ministero, Roberto Piccione. Stesso parere delle legali di parte civile, le avvocate Francesca Betto e Anna Desiderio, che curano l'interessa della famiglia di Mattia Caruso. Valentina Boscaro dovrà quindi rispondere delle sue azioni davanti alla Corte d’Assise di Padova, formata da due giudici togati e sei giurati popolare, il prossimo 21 giugno.

Famiglie

Non si erano mai più viste, Valentina Boscaro con la madre e la sorella di Mattia. «Ci ha guardate, è vero - racconta la sorella Carmela - ma era fredda, algida. Noi siamo qui perché sia resa giustizia a nostro fratello, e abbiamo molta fiducia nei giudici. Come del resto dei carabinieri che in pochi giorni hanno risolvo il caso e grazie alle loro indagini oggi siamo qui che possiamo chiedere giustizia per mio fratello». Presenti fuori dall'aula cugini e zii e di Mattia. Valentina Boscaro ha invece raggiunto l'aula da un corridoio secondario, scortata da due carabinieri che l'hanno tenuta lontana dalla vista di tutti i presenti. In aula però evitarsi era quasi impossibile per quanto fossero tutti seduti a una certa distanza. L'accusata, Valentina Boscaro, e i genitori e il fratello di Mattia, Rosario.