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Cronaca Rubano

Un rapporto malato da 30 anni, ecco perchè Stellio ha ucciso la figlia Dorjana

Non ha mai accettato il matrimonio con il suo ex socio. Litigi dagli anni Ottanta e un rancore accumulato hanno portato alla tragedia di Rubano

Dietro l'omicidio-suicidio di Rubano c'è una vecchia storia di soldi, ma soprattutto un rapporto conflittuale da sempre. Stellio Cerqueni non ha mai accettato la relazione di sua figlia Dorjana con il suo ex socio in affari. E non sono bastati 30 anni per accettarla. Come non sono bastati per ignorare acredini legate al denaro. L'uomo ha preferito presentarsi alla festa di compleanno della figlia e ucciderla in mezzo alla strada, per poi rivolgere la stessa arma verso il petto e farla finita.

Il movente

L’omicidio a questo punto pare decisamente premeditato. L'uomo discuteva puntualmente con la figlia da oltre trent'anni. Negli anni ’80 Stellio, nato in Serbia ma in Italia da 50 anni, gestiva un supermercato a Cervignano del Friuli. A gestirlo con lui Galdino Nicoletti, che pochi anni dopo diventa il marito di sua figlia. Ma l'uomo non accetta la relazione, a causa della differenza d'età (Nicoletti oggi ha 84 anni e all'epoca era già vedovo) e dei suoi tre figli, che invece poi Dorjana contribuirà a crescere. La donna poi ha avuto un altro figlio dal marito. Oltre a formare 4 figli, gestiva il mobilificio Nicoletti, proprio dietro l'abitazione e la strada dove è avvenuto il delitto. Venerdì Stellio è arrivato a Rubano per partecipare alla festa di compleanno della figlia, ma in realtà aveva un piano ben preciso ed una pistola addosso. Ha chiesto alla figlia di uscire di casa, perché non voleva neanche vedere l'ex socio, e dopo un altro diverbio le ha sparato a sangue freddo. Sangue del suo sangue. Poi, come se non volesse lasciarla libera di andare neanche questa volta, si è sparato.

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